Clamorosa truffa da un milione in criptovalute: Gustavo Scarpa vola disperato in Brasile
Immaginate di aver investito una cifra enorme e di ricevere all'improvviso la notizia di essere rimasti vittima di una truffa: i vostri soldi sono spariti, vorreste fare qualcosa ma siete lontani e dovete intanto scendere in campo col club che vi paga lo stipendio. È lo scenario da incubo che ha devastato la vita di Gustavo Scarpa, 29enne centrocampista brasiliano in forza al Nottingham Forest da quest'anno.
Il centrocampista paulista è sbarcato ufficialmente in Europa lo scorso 1 gennaio, accasandosi a parametro zero in Premier League dopo una carriera di alto livello in Brasile, che lo ha visto vincere parecchio col Palmeiras (due Libertadores tra gli altri trofei), ma anche prendersi soddisfazioni personali in precedenza col Fluminense. Scarpa in Sudamerica aveva raggiunto il top (miglior giocatore del campionato brasiliano nel 2022, Top 11 della Libertadores in due edizioni) e ha deciso di mettersi in gioco in un altro calcio, firmando col Forest fino al 2026.
Il giocatore tuttavia era stato escluso nelle ultime partite, ma non per problemi di forma o situazioni legate al suo rendimento: al centrocampista brasiliano è stato concesso un permesso speciale per tornare a casa per cercare di riavere i suoi soldi (un milione di sterline, 1,14 milioni di euro al cambio) da tre società operanti nel settore delle criptovalute, che promettevano alti rendimenti sugli investimenti. Era invece una truffa: quando Scarpa ha chiesto indietro il denaro, le società in questione non sono riuscite a pagare.
Il calciatore allora è volato disperatamente in patria per provare a salvare il salvabile, autorizzato dal suo club. L'allenatore del Nottingham Forest, Steve Cooper, ha ammesso che Scarpa è stato colpito pesantemente dalla truffa: "Posso dirvi che ha avuto alcuni problemi personali da risolvere e gli stiamo dando il nostro sostegno, incluso il permesso di tornare in Brasile". Secondo quanto è trapelato, il due volte campione del Sudamerica ha effettuato il suo massiccio investimento nel maggio dell'anno scorso. Gli erano stati promessi rendimenti dal 3,5 al 5 per cento, ma da allora non ha rivisto più un centesimo. Adesso la questione è approdata ad un tribunale di San Paolo, dove Scarpa proverà a far valere le sue ragioni.