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City può essere escluso da Champions, riecco la maledizione di Touré: “Guardiola non la vincerà più”

In Inghilterra la possibile esclusione del Manchester City dalla Champions League nel caso venga giudicato colpevole di aver violato il Fair Play Finanziario ha fatto tirare di nuovo fuori la ‘maledizione di Yaya Tourè’: un anatema secondo il quale gli sciamani africani non avrebbero più fatto vincere la coppa a Pep Guardiola.
A cura di Paolo Fiorenza
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È una tempesta di dimensioni colossali quella abbattutasi nelle ultime ora sul Manchester City, messo sotto accusa dalla Premier League per presunte plurime e gravi violazioni finanziarie che sarebbero state messe in atto a partire addirittura dalla stagione 2009/10 fino ad oggi. Sostanzialmente si tratterebbe di pratiche atte a camuffare i reali bilanci della società dell'emiro Mansur bin Zayd, non comunicando agli organi di controllo del massimo campionato inglese "una rappresentazione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club, in particolare per quanto riguarda le sue entrate (comprese le entrate di sponsorizzazione), le sue parti correlate e i suoi costi operativi".

Insomma, il City avrebbe gonfiato le entrate e nascosto più di una spesa, in modo da rientrare nei paletti di corretta gestione richiesti dalla Premier League, ma anche in quelli del Fair Play Finanziario dell'UEFA. Ecco perché, in caso di accertata colpevolezza, le conseguenze potrebbero essere pesantissime per il club di Manchester, fino ad arrivare a penalizzazioni o addirittura all'esclusione dalla Premier, così come in ambito europeo potrebbe essere a rischio la sua partecipazione alla Champions League negli anni a venire.

Non una bella notizia per Pep Guardiola, già alle prese con le difficoltà di una stagione che lo vede inseguire l'Arsenal capolista, con l'ultimo dispiacere incassato ieri dal Tottenham di Conte, vittorioso per 1-0 a Londra. Il 52enne tecnico catalano è al City dal 2016 e non ha mai vinto la Champions a Manchester: i suoi due trionfi europei risalgono al 2009 e 2011, quando allenava il Barcellona di Messi. L'eventualità che il digiuno di Guardiola possa continuare proprio per un'eventuale esclusione del club da parte dell'UEFA ha fatto sì che molti tifosi riportassero in auge quella che è nota come la ‘maledizione di Yaya Touré'.

Pep Guardiola con Yaya Touré al Manchester City: le cose finirono male tra i due
Pep Guardiola con Yaya Touré al Manchester City: le cose finirono male tra i due

La storia tra il City e il forte centrocampista ivoriano non finì benissimo, dopo che Guardiola lo aveva relegato a panchinaro fisso, portandolo all'addio a fine stagione. Era il 2018 e l'agente di Touré, Dimitri Seluk, pronunciò un anatema nei confronti del tecnico, tirando in ballo la magia nera africana: "Ha messo tutta l'Africa contro se stesso, molti tifosi africani si sono allontanati dal Manchester City. E sono sicuro che molti sciamani africani in futuro non permetteranno a Guardiola di vincere la Champions League. Questa sarà per Guardiola una maledizione africana. La vita mostrerà se ho ragione o no. Il fatto che Guardiola abbia posto fine alla carriera di Yaya al Manchester City non è nemmeno un errore, è un crimine. Ma il boomerang tornerà, Pep. Vedrai cosa sono gli sciamani africani. Ricordalo sempre".

La ‘maledizione' in questione viene ricordata ogni volta che il City di Guardiola fallisce la vittoria della Champions, con l'acme raggiunto con la finale persa nel 2021 contro il Chelsea. Adesso, secondo i tifosi inglesi, la iattura è passata al ‘livello successivo': l'eliminazione completa del club di Pep dalla competizione…

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