1.135 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Immobile è nella storia della Serie A ma i gol non bastano, ha sempre qualcosa da dimostrare

Ciro Immobile è nella top 10 dei marcatori all-time della Serie A ma il suo nome è sempre al centro di polemiche e dibattiti: al capitano della Lazio i gol non bastano, perché ha sempre qualcosa da dimostrare.
A cura di Vito Lamorte
1.135 CONDIVISIONI
Immagine

Ciro Immobile è uno dei calciatori più discussi degli ultimi anni nel dibattito calcistico italiano. Con la rete segnata in Fiorentina-Lazio, l'attaccante biancoceleste ha raggiunto quota 188 gol in Serie A ed è entrato nella top 10 dei migliori marcatori di tutti i tempi nel nostro campionato raggiungendo Alessandro Del Piero, Giuseppe Signori e Alberto Gilardino.

Il calciatore di Torre Annunziata ha nel mirino l'ottava posizione in classifica occupata da Kurt Hamrin (attaccante della Fiorentina tra gli anni '50 e '60), che ora è distante soltanto 2 gol, ma il capitano del club capitolino è sempre nel mirino della critica.

Queste le sue parole a Sky dopo la partita del Franchi: "Ogni anno punto a migliorarmi, l'età avanza ma ho dei compagni che mi mettono nelle condizioni di esprimere il mio massimo potenziale, sanno dove voglio la palla. E io, maturando, sto riuscendo a inserirmi in alcuni meccanismi mentre in passato facevo fatica. Gioco in una squadra in cui il massimo di ognuno è tanta roba, stasera lo abbiamo messo in campo e si è visto. Anche il mister si è inserito bene e col suo staff lavorano giorno e notte per preparare le partite. Sono dei professionisti che ti fanno amare questo sport e vogliono il massimo da noi. Io cerco di dare una mano nello spogliatoio, questo gruppo ogni tanto ha dei black out mentali e io e gli altri leader della squadra sproniamo i compagni a dare il massimo. È bello far parte della storia di questa squadra, mi hanno sempre fatto sentire una parte importante del progetto e questo è fondamentale per ognuno di noi, quando ti senti bene in un posto riesci a dare di più".

Maurizio Sarri si coccola il suo centravanti: "Ciro è un ragazzo speciale, è un piacere allenarlo. Nonostante i suoi numeri, nello spogliatoio rimane sempre molto umile, capisco perché è amato da tutto l'ambiente Lazio".

In molti gli imputano la differenza di rendimento con la Nazionale rispetto a quando gioca con la Lazio e il bilancio complessivo in azzurro dice 15 reti in 55 presenze: si è visto di peggio, anche dalle nostre parti, ma nell'immaginario collettivo la difficoltà nel trovare la via del gol con la maglia azzurra ha pregiudicato il cammino dell'Italia ai Mondiali 2022 in Qatar.

Quanto accaduto dopo la vittoria dopo l'Europeo a Wembley e la serata tragica di Palermo contro la Macedonia del Nord è nella storia ma è un vero e proprio ‘caso di studio' per tutto quello che è accaduto in quei nove mesi ma è ingiusto addossare una situazione del genere ad un singolo. Non è corretto per chi segue e mastica calcio tutti i giorni, così come per chi in campo ha sempre provato a dare il suo contributo. Non sempre è semplice riuscirci, ma si tratta di un'analisi che va ben oltre i numeri o i risultati raggiunti.

C'è sempre voglia di trovare un capro espiatorio quando le cose non vanno come si vorrebbe e spesso le parole possono essere più dure del pestone di uno stopper, così come ha fatto capire lo stesso Ciro qualche settimana fa: "Avevo pensato di lasciare la Nazionale. Ma finché ci sarà bisogno di me, io ci sarò. A dirlo così adesso fa anche ridere: io sono il centravanti azzurro della non qualificazione al Mondiale, non quello della Nazionale che ha vinto l’Europeo. Però non potevano essere altri a decidere al mio posto. Il mondo social è meraviglioso, siamo un mondo social, ma a volte ti distrugge, e non parlo solo del mondo del calcio".

Immagine

Immobile ha accusato il colpo ma non ha mollato, anzi. Il suo inizio di stagione, 12 presenze con 6 gol e 5 assist, dimostra una volta di più il suo valore ma se ad altri viene chiesto di ‘timbrare il cartellino' per ricevere applausi o ovazioni al capitano della Lazio i gol non bastano più perché, come ha capito sulla sua pelle, ha sempre qualcosa da dimostrare.

La classifica dei marcatori all-time della Serie A

1. Silvio Piola 280
2. Francesco Totti 250
3. Gunnar Nonrdahl 224
4. Giuseppe Meazza 216
4. Josè Altafini 216
6. Antonio Di Natale 208
7. Roberto Baggio 205
8. Kurt Hamrin 190
9. Alberto Gilardino 188
9. Giuseppe Signori 188
9. Alessandro Del Piero 188
9. Ciro Immobile 188

1.135 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views