Ciro Immobile fa autocritica: “Dopo il lockdown non è la stessa Lazio. E non sono più io”
Il destino della Lazio e quelli di Ciro Immobile, trascinatore e uomo squadra, sono legati a doppio filo. Il momento più difficile sul piano collettivo coincide con quello di minor brillantezza del capocannoniere del campionato. Anche contro il Lecce quella di Immobile non è stata una prestazione esaltante: una sola grande occasione, neutralizzata da Gabriel, poi tentativi a vuoto e attimi di nervosismi, costati anche un cartellino giallo.
Il diretto interessato, nel post-partita, non si è nascosto e ha ammesso le proprie difficoltà candidamente a Lazio Style Radio.
"La squadra gioca sempre per me, ci sono obiettivi personali ma non devo farmi innervosire. Dopo il lockdown non sono stato più io e devo tornare più sereno. Questo non è il vero Ciro, devo fare di più."
Dalla ripresa del campionato, Immobile ha trovato il gol solo in due occasioni su quattro (tra cui un calcio di rigore). Dopo 31 giornate di campionato è a quota 29 gol: un ruolino che resta fantastico, ma che ha perso qualcosa in termini di ritmo, mettendo a rischio anche la possibilità – che qualche mese fa sembrava davvero a portata di mano – di attaccare il record di gol fissato a 36 reti nel 2016 da Gonzalo Higuain, con la maglia del Napoli. Nelle restanti sette giornate Ciro avrà dunque una motivazione in più a trascinarlo, con il supporto di tutti i compagni di squadra. Nel tentativo di finire nel migliore dei modi una stagione eccezionale sul piano personale e di squadra, almeno fino a qualche settimana fa.
"Ci ha penalizzato il lockdown, non siamo stati più gli stessi soprattutto dal punto di vista mentale. Non è un alibi, ma un dato di fatto. L’obiettivo Champions è quello che ci siamo prefissati all’inizio e siamo tranquilli, ma dobbiamo finire la stagione nel migliore dei modi per non buttare via quanto fatto fin qui".