Cinica e tenace, la Roma fa il colpo a Bergamo: vince 1-4, doppietta di Abraham
Era il risultato che alla Roma mancava per ritrovare fiducia, lasciare alle spalle la malasorte, armarsi di quella forza d'orgoglio necessaria per andare in casa dell'Atalanta e fare il colpo grosso. È partita a razzo, ha sofferto e tenuto botta poi è riuscita sferrare l'affondo del ko nel momento topico dell'incontro. Le è bastato il 29% del possesso palla: cinica e tenace, letale nelle ripartenze, con mentalità e qualità. Abraham (doppietta), Zaniolo e Smalling i calciatori che hanno messo la firma in calce al risultato di 1-4.
Un esito che mette tutto i discussione, lassù come alle spalle delle prime quattro. José Mourinho aveva chiesto che la festa di Natale fosse rinviata: c'entrava il Covid e il timore dei contagi, contava di più ancora che alla vigilia di una sfida così importante la squadra serrasse i ranghi e trovasse quella concentrazione necessaria che spesso era mancata.
Nei big match i giallorossi avevano quasi sempre pagato dazio (eccezion fatta lo 0-0 con il Napoli), a Bergamo i capitolini hanno lanciato un segnale molto forte al campionato: la lotta per il quarto posto è tutt'altro che definita e la squadra di Spalletti – in difficoltà per l'emergenza infortuni che ha eroso certezze e condizione fisica – deve guardarsi dal ritorno della formazione di Mou.
La partita è stata scandita dalle fiammate della Roma. La prima, bruciante, è stata di Abraham. Nemmeno il tempo di prendere le misure che un numero dell'ex Chelsea – abile a saltare come birilli i difensori della ‘dea' – ha mandato in tilt i nerazzurri. E il tocco di delizioso di esterno collo, con tanto di palombella, dà l'esatta misura del coraggio e della determinazione che hanno spinto la punta a crederci fino in fondo. Un ceffone in pieno muso: l'Atalanta ci ha messo un po' di tempo a riprendersi, a ritrovare il bandolo della matassa a tessere quella trama del gioco che la compattezza dei giallorossi ha disinnescato. È stato come infrangersi contro una diga: difendere, ma senza fare le barricate, e ripartire.
Alla Roma il piano è riuscito alla perfezione e quando Zaniolo ha messo in rete anche la palla del raddoppio sullo stadio orobico è calato il gelo. Era dallo scorso ottobre che l'Atalanta non subiva due gol in un primo tempo di Serie A (allora perse 2-3 contro il Milan). Gasperini tira fuori Djimsiti e lancia Muriel nella mischia: da una sua conclusione nascerà il gol che riapre i giochi nel recupero della prima frazione (1-2, ma per la Lega è autorete di Cristante).
Nella ripresa il copione è scritto: Gasperini piazza Miranchuk al posto di Pasalic e chiede alla squadra di aumentare il ritmo, schiacciare la Roma mentre là davanti Zapata "fa a botte" (metaforicamente) per trovare spazi in area. Il colombiano è calciatore di lotta e di governo, segna anche il 2-2 ma la testata è annullata dal Var per fuorigioco. Emozioni finite? No, ci pensa la squadra di Mourinho a sfruttare ancora una volta un'occasione ghiotta, su palla inattiva: Smalling piazza la zampata dell'1-3, ed è un colpo sotto la cintura dell'Atalanta. Gasperini cambia gli esterni e alza ancora il baricentro del gioco: rischia qualcosa ma non ha scelta. La doppietta di Abraham cala il sipario sull'incontro. Vince la Roma, con grande merito.