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Cina, la Super League inizierà il 25 luglio: squadre divise in due gruppi e in due stadi

La Super League cinese è pronta a ripartire. Lo farà il prossimo 25 luglio dopo uno stop durato oltre cinque mesi a causa della pandemia di coronavirus. Le manifestazioni sportive in Cina furono tra le prime a fermarsi e sono tra le ultime a ricominciare. Le partite si disputeranno in sole due sedi e le 16 squadre verranno divise in due gruppi. Ancora incerta la presenza del pubblico sugli spalti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio in Cina partirà con largo ritardo rispetto alle previsioni post pandemia di coronavirus. Sarebbe dovuto riprendere a fine marzo, poi ad aprile, infine, si è scelto di rimandare ulteriormente tutto per evitare nuovi focolai o problemi aggiunti agli attuali. Il campionato cinese, dunque, ripartirà il prossimo 25 luglio, in netto ritardo ma con la percezione che tutto ciò sia stato necessario per rendere ulteriormente sicuro a livello sanitario ogni incontro in calendario. Una scelta ‘obbligata' da un contagio che proprio in Cina si diffuse in tutto il mondo e che in Cina fatica a ricondursi su parametri accettabili sotto la soglia dell'emergenza medica.

Il Governo insieme alle autorità sanitarie hanno valutato ogni aspetto e stilato comunque un protocollo più che rigido attorno alle partite: la Super League avrà un calendario e delle sedi non abituali, si giocherà infatti unicamente in due strutture già poste sotto controllo sanitario e le squadre verranno suddivise in due gruppi. Le 16 squadre iscritte al campionato si sfideranno dunque a Dalian e Suzhou eliminando di fatto il ‘fattore campo'. La decisione è stata ufficializzata e dunque un punto di partenza è stato stabilito ma c'è ancora un ultimo punto di domanda: a due settimane dalla ripartenza non si è ancora capito se le partite si svolgeranno a porte chiuse o con il pubblico sugli spalti.

Altro punto caldo, gli stranieri. I calciatori provenienti dall'estero infatti, per i rigidi controlli alla frontiera che esigono ancora ingressi contingentati nel Paese potrebbero non fare in tempo ad unirsi ai propri compagni in tempo utile per prepararsi e per disputare le partite. Un ulteriore problema organizzativo che ridimensiona enormemente un evento che originariamente doveva iniziare lo scorso febbraio. Poi, la pandemia, l'emergenza sanitaria e le misure restrittive avevano fermato tutto. In Cina, infatti, gli eventi sportivi erano stati sospesi molto prima di altri Paesi e saranno di fatto tra gli ultimi a ripartire.

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