Chiesa spiega come deve giocare sempre la Juve con una frase: “Questo è il calcio moderno”
"Questo è il calcio moderno". Basta questa frase di Federico Chiesa, autore del primo gol della Juventus a Udine, per spiegare cosa è stata la prestazione dei bianconeri alla Dacia Arena. Le sue parole sembrano una sorta di manifesto della ‘nuova' squadra di Massimiliano Allegri che s'è messa in luce per un approccio apparso del tutto differente rispetto al passato: ha affondato i colpi, ha tenuto alto il pressing e il baricentro, è andata a prendere (come si dice in gergo) la formazione di Sottil in campo aperto, le ha tolto spazi e fiato, idee per ragionare con atteggiamento aggressivo.
Il risultato messo in ghiaccio già nel primo tempo (0-3) nel giro di venti minuti (il raddoppio porta la firma di Vlahovic) è l'esempio tangibile dell'approccio che è risultato devastante. La partenza è stata a razzo ma è il modo in cui la Juve ha interpretato il copione che non passa inosservato. Lo conferma lo stesso Chiesa che, entusiasta, commenta così la gara.
"Abbiamo fatto una grande partita – ha ammesso a caldo ai microfoni di Dazn -. Soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato con grande intensità, siamo andati a prenderli alti… dobbiamo giocare così, questo è il calcio moderno. Dobbiamo andare a prendere alti le squadre, fare pressione, non chiuderci sempre dietro ed essere anche propositivi e oggi l'abbiamo dimostrato".
Allegri lo ha schierato da seconda punta ("secondo me è un attaccante e può fare 14-16 gol"), lo ha piazzato accanto al serbo e lo ha messo dentro il vivo dell'azione offensiva. Gli effetti sono stati dirompenti per l'avversario. "Mi trovo bene in questo ruolo anche perché là davanti ci muoviamo molto, è quello che poi ci sta chiedendo il mister. E anche con l'arrivo di Francesco Magnanelli stiamo provando queste nuove tattiche".
Nelle interviste del post partita il tecnico smorzerà questo furore tattico parlando di "gioco da praticare in base alle caratteristiche dei calciatori" ma l'entusiasmo di Chiesa e l'assetto dei bianconeri hanno dato un segnale forte al campionato. La rabbia, la voglia di riscatto e di rivincita si riverberano anche in questi dettagli.
A proposito di rabbia agonistica, con chi ce l'aveva Chiesa con quella esultanza? Lui chiarisce così quella mimica che non era polemica: "Scherzavo con la panchina, ho fatto uno così (e mostra il dito indice, ndr), con Carlo e Mattia, ma niente di polemico. Poi volevo fare la scivolata che era un po' che non la facevo".
Dove può arrivare questa Juventus al netto dei possibili, ultimi colpi? Chiesa questa volta gioca in difesa: "Per il mercato dovete parlare col direttore (Giuntoli, ndr). Noi dobbiamo solo pensare al campo perché, come detto dal tecnico, il nostro obiettivo quest'anno è arrivare in Champions… poi vedremo".