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Chiellini segna un gran gol di testa, ma è nella propria porta: il portiere lo coccola

Sfortunata autorete di Giorgio Chiellini nel match giocato dal suo Los Angeles in casa dell’Austin. Ma il totem azzurro a 39 anni è ancora un pilastro della squadra.
A cura di Paolo Fiorenza
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A differenza dell'Inter Miami, che nonostante il rientro di Messi dopo l'infortunio ha fallito il raggiungimento dei playoff con la sconfitta di stanotte, il Los Angeles FC di Giorgio Chiellini è già abbondantemente qualificato per la postseason della Major League Soccer, dove dovrà difendere il titolo vinto nella scorsa stagione. L'x capitano della Juventus ha dimostrato di essere un vincente anche dall'altra parte dell'oceano e il suo status di icona globale – complice la padronanza dell'inglese e l'empatia debordante – si è ulteriormente accresciuto.

A 39 anni il difensore toscano viene sapientemente dosato in campo dal tecnico Cherundolo, che vuole averlo al meglio quando le partite conteranno per vincere trofei: Chiellini dunque non sempre è titolare, per una precisa scelta di gestione e non certo per valutazioni tecniche. Stanotte il campione d'Europa era in campo dal 1′ in Texas, contro l'Austin FC: un match vinto dai californiani per 4-2, consentendo loro di superare Seattle al secondo posto nella Western Conference alle spalle di St. Louis.

La partita è stata un monologo di Los Angeles, che dopo il vantaggio iniziale al quarto d'ora del primo tempo è dilagata portandosi sul 4-0 e rendendo inutili i due gol finali dell'Austin. La rete del 2-4, arrivata al 94′, è stata un goffo autogol di Chiellini, che su un cross dalla sinistra rimesso a centro area da una sponda di testa ha incornato nella propria porta.

Un episodio sfortunato – del tutto ininfluente – che non ha rovinato il buon umore di nessuno nel Los Angeles: il portiere canadese Crepeau si è affrettato subito a consolare il suo totem difensivo, che dal canto suo ha reagito con una risata, ben sapendo che non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.

Chiellini è un vincente e uno che sa stare al mondo: spesso basta solo una delle due cose per definire la grandezza di uno sportivo, lui ha dimostrato in oltre 20 anni di carriera di possederle entrambe.

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