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Chiellini ne ha anche per Shevchenko: “Il Pallone d’Oro? Lo meritava di più Francesco Totti”

Giorgio Chiellini, in attesa di tornare in campo, torna a far parlare di sé per la sua autobiografia. Dopo le bordate a Balotelli, il capitano della Juventus ha scritto nella sua autobiografia anche del mancato Pallone d’Oro a Totti: “Lo hanno dato a giocatori come Owen o Shevchenko, grandi, ma non certo più di Totti. Francesco è stato immenso”.
A cura di Alberto Pucci
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Si chiama semplicemente ‘Io, Giorgio', ed è l'autobiografia che il capitano della Juventus ha pubblicato qualche settimana fa. Tra le 272 pagine del libro, che ha già coinvolto molti lettori e tifosi e che fatto parlare di sé per le ormai famose dichiarazioni su Mario Balotelli, c'è anche un capitolo nel quale Chiellini parla di Pallone d'Oro e di Francesco Totti.

"Quel Pallone d’Oro avrebbe davvero potuto vincerlo, prima dell’egemonia degli alieni – ha scritto il difensore bianconero – Lo hanno dato a giocatori come Owen o Shevchenko, grandi, ma non certo più di Totti. Francesco è stato immenso, davvero, ed è stato un peccato non vederlo esibirsi anche su altri palcoscenici, però dal punto di vista romantico è stato bellissimo che lui abbia dedicato tutta la sua vita alla Roma. Chi pensa che sia stata una scelta di comodo non ha capito niente: è stata soltanto una scelta d’amore".

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La dedica a Totti e il suo futuro

In attesa del suo rientro in campo dopo l'infortunio (negli ultimi giorni ha continuato nel lavoro personalizzato alla Continassa), il giocatore toscano ha dunque dedicato affettuose parole all'ex capitano giallorosso: "Lui aveva gli occhi dietro la testa, gli riuscivano giocate che nessuno poteva neppure immaginare. Gli ho visto esprimere un calcio fantastico, prima con una fisicità esplosiva e poi con una classe immensa, anche se a ritmi più lenti. A livello tecnico, mentale e come visione di gioco Totti era un autentico fuoriclasse: semplicemente un genio".

Nei giorni scorsi, in una diretta Instagram, il giocatore di Sarri ha inoltre parlato apertamente del suo futuro: "Il prossimo anno vedrò di capire come sto. Gioco un altro anno, poi vediamo come reggono le gambe. Potrei smettere il prossimo anno, ci sta, oppure giocarne un altro. Poi mi piacerebbe avere un ruolo dirigenziale più che di campo, sempre dando la giusta importanza alla famiglia e allo studio".

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