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Chiellini: “Ibrahimovic è diventato il mio più grande nemico da quando è andato all’Inter”

Giorgio Chiellini ha raccontato il rapporto di ‘odio e amore’ (senza esclusione di colpi) con Zlatan Ibrahimovic, ex compagno di squadra nella Juventus che al termine della stagione 2005/2006 venne travolta dallo scandalo di Calciopoli. “Non ho mai fatto un passo indietro quando c’era da marcarlo né avuto timore di lui”.
A cura di Maurizio De Santis
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"È il mio più grande nemico". Zlatan Ibrahimovic è diventato il rivale numero uno di Giorgio Chiellini da quando ha lasciato la Juventus. Da allora quel rapporto di odio e amore, stima reciproca e grande agonismo, è stato scandito dai duelli senza esclusione di colpi che li hanno visti protagonisti in mezzo al campo. L'uno di fronte all'altro: nell'area di rigore, là dove infuria la battaglia, dove tecnica e furbizia si mescolano, devi essere lesto e intelligente. Questioni di attimi e di potenza che è nulla senza controllo. Il difensore bianconero lo sa bene e ha imparato, con le buone e con le ‘cattive maniere', a mettere un freno anche alle lunghe leve del campione svedese.

Alto, forte fisicamente, capace di prodezze che possono schiantarti da un momento all'altro: Chiellini ha imparato a conoscere quanto possa essere pericoloso (e micidiale) nella stagione 2005/2006, l'unica trascorsa assieme in bianconero prima che lo scandalo di Calciopoli investisse il club come un ciclone e Ibra cambiasse casacca. Andò a Milano a ingrossare le fila dell'Inter (dal 2006 al 2009), la rivale storica della ‘vecchia signora'. Nell'intervista al giornale francese So Foot racconta qual è stato (e qual è) il giudizio che ha dello scandinavo, uno tra i più forti calciatori degli ultimi venti anni pur non avendo mai sollevato al cielo la Champions.

Zlatan è il mio più grande nemico – le parole di Chiellini -. C'è grande stima e rispetto reciproco. Siamo stati compagni di squadra nella mia prima stagione alla Juventus. Già allora aveva una grande forza fisica ma non ho mai avuto paura di affrontarlo. E soprattutto non ho mai fatto un passo indietro quando c'era da marcarlo.

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Un compagno d'arme perfetto: Zlatan, il giocatore che con le sue qualità da un momento all'altro può cambiare le sorti di una partita; Chiellini, il difensore che non molla mai. Insieme hanno rappresentato due colonne della Juventus di Fabio Capello poi le loro strade si sono separate. La stima non è mai mutata, la prospettiva attraverso la quale guardarsi sì.

Per me è diventato il nemico assoluto da quando è passato all'Inter – ha aggiunto Chiellini -. Invece da quando è andato al Milan si è trasformato in un ‘semplice avversario'. Cosa non è cambiato? Il miglior nemico della mia carriera è senza dubbio Ibrahimovic.

Dalla rivalità con lo svedese al gol che non dimenticherà mai: con la maglia della Juventus ne ha realizzati 36 in 521 presenze ma ce n'è uno in particolare che ricorda con maggiore emozione e piacere.

È quello segnato nei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona. Anche se mi ha dato molta meno soddisfazione rispetto a quando ho impedito a Harry Kane del Tottenham di segnare all'89°.

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