Chiellini campione della Western Conference, ora punta il titolo della MLS: “Continuiamo a sognare”
Giorgio Chiellini è riuscito a prendersi il primo titolo in terra americana in appena 5 mesi. L'ex capitano della Juventus e i suoi Los Angeles FC hanno vinto in maniera agevole la finale di Western Conference contro l'Austin e si è assicurata il pass per l'ultimo atto della stagione di MLS contro i Philadelphia Union.
Una gara gestita in maniera eccellente dal primo all'ultimo minuto e il 3-0, firmato da Arango, l'autogol di Urruti e Opoku, ne è la dimostrazione. Il difensore italiano ha giocato solo il primo tempo, prima di uscire per precauzione dopo i problemi al polpaccio. Chiellini, che fino ad oggi ha totalizzato 12 presenze con la sua nuova squadra, ha giocato 45 minuti prima di lasciare il posto a Ibeagha.
Grande gioia per l'ex capitano della Nazionale, che sui social ha postato una serie di foto del match e della festa: "Orgoglioso di far parte di questa squadra, continuiamo a sognare!". Ad alzare il trofeo per primo è stato il capitano Carlos Vela, ex calciatore di Arsenal, Real Sociedad e West Bromwich; ma dopo il calciatore messicano è stata la volta anche di Chiellini e di tutti gli altri.
L'allenatore dei Los Angeles FC, Steve Cherundolo, ha parlato così della vittoria: "Siamo emozionati di essere in finale di MLS contro i Philadelphia Union, è stata la miglior partita della stagione. Sono orgoglioso dei ragazzi, ma lo spogliatoio è affamato e siamo concentrati per la prossima gara".
In merito alle condizioni di Chiellini il tecnico della franchigia americana ha affermato: "Giorgio ha avuto qualche problema al polpaccio, ma non c’è lesione: lo abbiamo cambiato per precauzione e lo testeremo nei prossimi giorni".
Nel match dei quarti il difensore toscano era stato protagonista di un bellissimo momento, quando il suo allenatore lo aveva fatto entrare nei minuti di recupero per prendere tempo e difendere il 3-2. Una situazione che è stata applaudita negli USA ed è stata messa in relazione con l'episodio di Ronaldo, che nelle stesse ore si era rifiutato di entrare a pochi minuti dalla fine.