Chi vince Ucraina-Inghilterra: Shevchenko ha un’arma da sfruttare
Nella storia della Nazionale ucraina esistono un pre e un post Shevchenko. Sì, perché Sheva non è stato soltanto un fuoriclasse in campo, trascinando la sua Nazionale da capitano e fresco pallone d’oro alla prima qualificazione mondiale nel 2005, e realizzando poi a Euro 2012 i primi due gol della storia dell’Ucraina nella prima partita disputata all’esordio in un campionato Europeo. Sheva è anche il primo allenatore a essere riuscito nell’impresa di aver portato la Nazionale ucraina a giocare un quarto di finale nella competizione, grazie a una qualificazione che è arrivata proprio con una vittoria su quella stessa Svezia contro la quale otto anni fa l’Usignolo di Kiev – soprannome coniato nel periodo di permanenza rossonera – realizzò quella storica doppietta.
E i ricorsi storici non si fermano qui, perché, allo Stadio Olimpico di Roma, Shevchenko si troverà di fronte a quell’Inghilterra contro la quale disputò la sua ultima partita in Nazionale. In quell’occasione, che coincide anche con l’unica volta in cui le due squadre si sono affrontate in un grande torneo internazionale, per l’attuale tecnico dell’Ucraina fu un addio amaro: subentrato soltanto al 70’, a causa di un infortunio al ginocchio che non gli consentì di partire dal primo minuto, Sheva non riuscì a incidere nell’economia della gara e l’Ucraina fu sconfitta per 1-0, grazie a un gol di Wayne Rooney, venendo così eliminata ai gironi dal torneo giocato in casa. Anche il cammino degli inglesi s’interruppe anzitempo ai quarti di finale per mano dell’Italia: ed è proprio in Italia che questa volta si disputerà il match.
L'Inghilterra ha perso soltanto una delle sette sfide contro l'Ucraina, considerando tutte le competizioni (4V, 2N): 0-1 nell'ottobre 2009, in una gara di qualificazione ai Mondiali. Shevchenko scese in campo anche in quell’occasione, ma a trovare il gol decisivo fu Nazarenko, al 29’. Le ultime due partite tra le due squadre sono terminate in parità, con questo che sarà il primo incontro da settembre 2013 (0-0 a Kiev in quel caso). Prendendo in considerazione sia i precedenti, sia quanto visto finora nel torneo, è pronosticabile una sfida con poche reti. Nessuna delle due formazioni ha segnato più di due gol in una singola partita a Euro 2020 e gli ultimi quattro incontri tra le due Nazionali hanno prodotto un bottino di appena quattro reti in totale: due per parte.
Inoltre, l'Ucraina ha realizzato solo tre reti nei sette precedenti incontri con l'Inghilterra: mai più di una a partita. Come se non bastasse, l’Inghilterra ha dato garanzie di grande solidità, come testimoniato dal fatto che la squadra di Southgate è soltanto la seconda nella storia degli Europei a non subire nessun gol nelle prime quattro sfide di un'edizione del torneo, dopo la Germania nel 2016. I Tre Leoni sono a un passo dal record stabilito dall’Italia nel 1990, quando gli Azzurri riuscirono nell’impresa di mantenere la propria porta inviolata in tutte le prime cinque gare del Mondiale giocato in casa. Mai nessuno ha fatto meglio della formazione allenata ai tempi da Azeglio Vicini in un grande torneo internazionale.
Harry Kane, capitano e punta di diamante della formazione inglese, si è finalmente sbloccato in termini realizzativi, grazie alla marcatura messa a segno al minuto 86 contro la Germania che ha definitivamente chiuso i giochi e regalato all’Inghilterra una vittoria contro i tedeschi che mancava da ben sette confronti in quel di Wembley. Tuttavia, la vera arma in più di Southgate resta Raheem Sterling, capace di trovare ancora una volta la via del gol con un tocco sotto porta che ha sbloccato il punteggio contro la squadra di Joachim Löw. L’attaccante del Manchester City ha messo la propria firma su ben tre delle quattro marcature della Nazionale di Sua Maestà a Euro 2020, avvicinandosi a due campioni che hanno fatto la storia della Nazionale inglese: soltanto Alan Shearer nel 1996 (cinque) e Wayne Rooney nel 2004 (quattro) hanno fatto meglio in una singola edizione del torneo.
Dal canto suo, Shevchenko si affiderà ancora una volta al suo capitano Andriy Yarmolenko, che non solo ha ereditato dal tecnico ucraino il peso della fascia e del numero sette sulle spalle, ma, grazie alle due reti e ai tre assist forniti sino a qui con la maglia dell’Ucraina agli Europei, è salito a quota cinque partecipazioni attive nei maggiori tornei internazionali, al pari proprio del suo allenatore, fermo a quattro centri e un passaggio vincente.