Chi va nelle coppe in Serie A: la UEFA ha finalmente spiegato la regola che cancella ogni dubbio
C'è molta confusione sulla qualificazione delle squadre di Serie A alle coppe europee nella prossima stagione, nell'anno in cui abbiamo ottenuto un posto in più nella prossima Champions, con tecnicismi di regolamento da parte della UEFA che hanno reso difficile ai tifosi capire quale sarà il destino della loro squadra. La UEFA, tramite il vice segretario generale e direttore del calcio Giorgio Marchetti intervenuto a Sky, ha finalmente fatto un po' di chiarezza sulla situazione, spiegando il nuovo metodo di calcolo che viene adottato per stabilire le squadre partecipanti alle coppe in seguito all'introduzione dell'EPS. In particolare per quanto concerne la qualificazione alla prossima Conference League e la possibilità di ottenere il pass europeo anche arrivando al 9° posto in classifica.
Che cos'è l'EPS della UEFA
L'EPS (European Performance Spot) è il posto extra che l'Italia ha conquistato tramite il ranking nazionale per la prossima edizione della Champions League. Grazie a ciò, l'Italia potrà schierare nella massima competizione europea almeno 5 squadre. Questo posto extra viene però conteggiato solo dopo aver preso in esame eventuali club che si qualificano vincendo l'Europa League o la Conference League, e la sua presenza ha per diversi mesi reso poco chiaro quante e quali squadre di Serie A disputeranno le coppe europee nella prossima stagione.
Come vengono assegnati i posti alle coppe europee
Dopo mesi di confusione, ieri la UEFA tramite le parole rilasciate a Sky da Giorgio Marchetti, ha chiarito in quale ordine vengono assegnati i posti in Europa e come funziona in maniera precisa l'assegnazione dell'EPS. "L'Italia ha 7 posti complessivi nelle coppe europee: 4 in Champions, 2 in Europa League e 1 in Conference League. Se una squadra vince una delle competizioni senza essere qualificata in una di queste posizioni utili si aggiunge al contingente del Paese, quindi la Fiorentina se vincesse la Conference League diventerebbe un'ottava squadra nelle coppe. Soltanto a quel punto si aggiunge la squadra in virtù dell'EPS", facendo diventare di fatto 9 le squadre italiane in Europa.
Quindi la prima cosa che viene presa in considerazione è la classifica del campionato, senza l'applicazione del posto extra in Champions conquistato dall'Italia tramite il ranking per nazioni. Le squadre che vincono una coppa europea e non sono qualificate tramite la classifica del campionato, aggiungono un posto al contingente nazionale. Solo a questo punto, viene aggiunto l'EPS, il posto extra, facendo scalare in avanti tutte le squadre coinvolte.
Perché l'Italia può avere 6 squadre in Champions League
Le prime 4 squadre della Serie A si qualificano in Champions League. L'Atalanta, se chiudesse il campionato in 5ª posizione, sarebbe inizialmente qualificata in Europa League (il posto extra dato dal ranking non viene applicato in questa fase). Vincendo l'Europa League, l'Atalanta si qualificherebbe per la Champions League. Poi, con l'applicazione dell'EPS (del quale l'Atalanta non usufruirebbe più) la Roma si qualificherebbe in Champions come 6ª classificata.
Questo scenario, ridurrebbe le squadre italiane qualificate in Europa League da 2 a 1, perché per il regolamento UEFA indica che "Se il detentore del titolo dell'Europa League o della Conference League si qualifica per l'Europa League o la Conference League attraverso una delle sue competizioni nazionali, il numero di posti a cui la sua associazione ha diritto nell' Europa League o nella Conference League è ridotto di uno". Al contrario, se l'Atalanta vincesse l'Europa League chiudendo il campionato nelle prime 4 posizioni, sarebbe qualificata alla Champions League direttamente tramite la classifica del campionato, senza aver bisogno dell'EPS, con "solamente" 5 squadre in Champions.
Perché l'Italia può avere 9 squadre in Europa?
Se la Fiorentina dovesse vincere la Conference League e, come è molto probabile che accada, chiudere fuori dalle prime 7 posizioni in campionato, l'Italia guadagnerebbe una squadra extra nelle coppe europee. Arrivando dall'8° posto in giù, infatti, la Fiorentina non sarebbe qualificata per le coppe europee tramite ranking nazionale ma, vincendo la Conference League, si qualificherebbe per l'Europa League.
Questo, però, non andrebbe a privare l'Italia del posto in Conference League, come si è pensato per molto tempo. La squadra 8ª classificata, infatti, non verrebbe considerata come qualificata tramite classifica di campionato, perché l'Italia prima dell'applicazione dell'EPS ha solo 7 posti nelle coppe europee. Per questo motivo, anche chiudendo all'8° posto il campionato, la Fiorentina non priverebbe l'Italia del posto nella terza coppa europea, con la squadra 9ª classificata che entrerebbe in Conference in seguito all'applicazione dell'EPS. Se, invece, la Fiorentina non dovesse vincere la Conference League, l'Italia rimarrebbe con 8 squadre in Europa, 7 "di diritto" più 1 derivante dall'EPS, con l'8ª classificata che disputerebbe la Conference League.