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Chi va in Champions in Serie A con una classifica così: i criteri in caso di arrivo a pari punti

Con sei squadre racchiuse in due punti la lotta per la Champions League in Serie A diventa serratissima: quali sono i criteri da tenere in considerazione secondo il regolamento.
A cura di Ada Cotugno
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La Serie A ci sta regalando una stagione del tutto inaspettata con sei squadre racchiuse nel giro di due punti. Da tempo non si vedeva una lotta al vertice così serrata nel nostro campionato, equilibrato come non mai e pronto a regalare sorprese. In testa c'è il Napoli, seguito a distanza di un punto dal gruppone del secondo posto formato da Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio, con la Juve sesta ma a -2 dalla vetta.

È una situazione intricatissima in cui nessuna delle squadre coinvolte ha voglia di mollare. Se dovesse continuare così si aprirebbe un grande interrogativo: chi andrà in Champions League? Difficile sbrogliare la matassa, soprattutto perché il quadro rischia di cambiare completamente da una giornata all'altra, ma il regolamento della Serie A parla chiaro e stabilisce dei criteri in caso di arrivo a pari punti di due o più squadre.

Chi va in Champions in caso di arrivo a pari punti

Esistono cinque criteri oggettivi che permettono di stilare le gerarchie in classifica in caso di arrivo a pari punti di due squadre e che prevedono diversi scenari, dal più semplice a quello quasi irreale di affidare tutto nelle mani della sorte. E con una classifica così non si può escludere davvero niente. Gli scontri diretti sono quelli che pesano di più in assoluto: il primo criterio infatti riguarda i risultati ottenuti, il secondo invece la differenza reti. Se dovessero essere pari allora si andrebbe alla differenza reti generale, dunque le squadre chiamate in causa dovranno stare attente a concedere poco e segnare tanto, perché il rischio è quello di perdere posizioni per il bilancio complessivo.

Se ancora non dovesse bastare allora si scenderebbe fino al quarto criterio che riguarda le reti segnate in generale in tutto il campionato. Ma cosa succederebbe se le squadre a pari punti dovessero anche registrare la parità in tutti e quattro i criteri? Si aprirebbe uno scenario surreale e mai visto prima nel nostro campionato, quello del sorteggio per decidere a chi assegnare il posto in Champions League. A quel punto si affiderebbe tutto alla sorte, un'ipotesi sicuramente emozionante ma molto rischiosa.

La classifica avulsa

Ovviamente il campionato può offrire un vasto ventaglio di possibilità e, come in questo caso, addirittura quattro squadre a pari punti. I criteri spiegati in precedenza per il testa a testa fra due squadre si applicano anche in questa casistica, ma si parlerà di classifica avulsa: si tratta a tutti gli effetti di una classifica ridotta che prende in considerazione soltanto i tre o più club che hanno lo stesso punteggio (Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio in questo caso specifico). Si ripescano dunque gli stessi quattro criteri che regaleranno alla fine il piazzamento finale con un gioco di intrecci. La priorità assoluta sono sempre gli scontri diretti e via via, in caso di parità su tutti i fronti, si scende fino a trovare il fattore determinante per creare la classifica definitiva.

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