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Chi sono gli arbitri di Serie A che non arbitrano mai alcune squadre, come Guida con il Napoli

Dall’analisi delle designazioni in Serie A degli ultimi due anni, da quando è decaduto il vincolo di territorialità, è interessante notare come sia nutrita la lista di arbitri che non dirigono mai determinate squadre.
A cura di Maurizio De Santis
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Fino a due anni fa un arbitro non poteva essere designato per dirigere la partita di una squadra della stessa sezione di riferimento. Le recenti dichiarazioni dell'arbitro Marco Guida hanno riacceso l'attenzione sull'abolizione del vincolo territoriale che ha cancellato questa esimente: una decisione che da parte dell'Aia è stata salutata quale forma di aggiornamento culturale (per la categoria e, più in generale, per il mondo del calcio) oltre che l'opportunità di avere per i big match direttori gara esperti e bravi. Se in passato sarebbero stati esclusi a prescindere a causa della loro ‘anagrafe professionale', adesso potrebbero esserlo solo per motivazioni specifiche e importanti indicate in un ‘foglio notizie'.

Di cosa si tratta? Una sorta di annotazione che i fischietti inseriscono nella loro documentazione burocratica per segnalare una preclusione rispetto ad alcune squadre che preferirebbero non arbitrare. È un rifiuto esplicito? No, non si tratta di questo perché in caso di ‘convocazione' da parte del designatore, Gianluca Rocchi, dovrebbero comunque rispondere "presente". Ma è una sfumatura che può fare tutta la differenza (e offrire spunti di riflessione ulteriori) soprattutto se le ragioni collimano con quelle indicate da Guida.

L'arbitro della sezione di Torre Annunziata (provincia di Napoli), che in un'intervista a Radio Crc ha menzionato anche il collega napoletano Fabio Maresca, ha spiegato che non figurare nelle distinte degli incontri del Napoli è stata una scelta personale motivata così: "Ho tre figli e mia moglie ha un'attività. La mattina devo andare a prendere i miei figli e voglio stare tranquillo. Il calcio da noi viene vissuto con molta emotività". In buona sostanza, non vuole rogne (o rischi peggiori) che deriverebbero dall'eccessiva passione che al Sud sembra pervadere l'animo dei sostenitori molto più che al Nord.

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Se Guida e Maresca (su rivelazione del primo) sono situazioni note, la domanda sorge spontanea: ci sono altri direttori di gara che per ragioni personali preferiscono evitare club della loro sezione di riferimento o che, dal punto di vista territoriale, insistono nello stesso campo di interessi o stessa sfera privata? Dall'analisi delle designazioni degli ultimi due anni è interessante notare che, almeno dal punto di vista statistico e in assenza di comunicazioni ufficiali o pubbliche al riguardo, la lista è abbastanza nutrita. Così come vi sono delle eccezioni palesi che balzano all'occhio e riconducono tutto nel solco delle intenzioni dell'Associazione di categoria: no a retropensieri; sì a maturità, professionalità, talento, qualità che non possono essere più sacrificati (come spiegato anche dall'ex, Gianpaolo Calvarese).

Chi sono i fischietti che non arbitrano mai alcune squadre

Tra coloro che nelle ultime due stagioni non hanno mai arbitrato le partite di alcune squadre ci sono: Andrea Colombo della sezione di Como (Como), Francesco Fourneau di Roma 1 (Roma e Lazio), Luca Pairetto di Nichelino (Torino – Juventus e Toro, nella foto sopra), Gianluca Manganiello di Pinerolo (Torino – Juventus e Toro), Maurizio Mariani di Aprilia (Latina – Roma e Lazio), Gianluca Aureliano e Alessandro Prontera di Bologna (Bologna), Davide Di Marco di Ciampino (Roma – Roma e Lazio), Matteo Marcenaro di Genova (Genoa e Sampdoria), Kevin Bonacina di Bergamo (Atalanta), Giuseppe Collu di Cagliari (Cagliari), Paride Tremolada di Monza (Monza), Rosario Abisso di Palermo (Palermo), Luca Zufferli di Udine (Udinese).

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Le eccezioni più lampanti alle "scelte" per motivi territoriali

Fin qui i casi che, al netto di motivazioni non strettamente personali, rientrano nell'ambito territoriale. Poi ci sono situazioni altrettanto singolari al contrario: gli esempi più lampanti sono dati anzitutto dagli arbitri Daniele Doveri di Roma (che, oltre ad altre esperienze, nel prossimo turno sarà il 4° uomo nel derby della Capitale – nella foto sopra) e Simone Sozza di Seregno (Monza e Brianza – spesso designato con Inter e Milan). A loro si aggiungono Livio Marinelli di Tivoli (Roma – con Roma e Lazio), Matteo Marchetti di Ostia Lido e Federico La Penna di Roma (Roma – con Roma e Lazio), Davide Massa di Imperia (designato per il Genoa), Michael Fabbri di Ravenna (designato col Bologna). Per loro non c'è esimente che tenga.

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