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Chi sarà il nuovo presidente della Juve: Del Piero e Chiellini chiamati al proscenio, scende Nasi

Dopo lo tsunami che ha spazzato via la vecchia dirigenza della Juventus, il club bianconero dovrà dotarsi di un nuovo management, a partire dal presidente che sostituirà Andrea Agnelli dopo il traghettamento di Gianluca Ferrero. I tifosi sognano i nomi dei due gloriosi capitani Del Piero e Chiellini.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il terremoto che lunedì sera ha travolto la Juventus sotto la pressione delle vicende giudiziarie ha lasciato dietro di sé macerie sul piano dirigenziale che andranno dapprima spalate via (leggasi nuovo Cda al posto di quello dimissionario, con un'assemblea dei soci già convocata ad hoc per il 18 gennaio 2023 che dovrà nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione del club) e poi ricoperte con un nuovo managament: presidente, vicepresidente e amministratore delegato.

Se l'era di Andrea Agnelli si è chiusa amaramente appena prima del traguardo dei 100 anni di proprietà Agnelli della Juventus (che cadrà l'anno prossimo) ed il suo nome è definitivamente fuori dagli scenari futuri, lo stesso destino dovrebbe toccare all'Ad Maurizio Arrivabene, che ha sostanzialmente fallito il compito per cui era stato chiamato da John Elkann, ovvero cercare di rimettere ordine nei conti bianconeri e non solo, rappresentando una sorta di ‘tutor' per l'ultimo spericolato Andrea. Ad Arrivabene è stato chiesto di restare in carica nell'immediato per non spezzare del tutto la linea di comando della Juve in questo frangente difficile e tenere d'occhio la gestione quotidiana del club, ma poi con ogni probabilità toccherà anche a lui farsi da parte.

Andrea Agnelli ha salutato definitivamente la Juve, Maurizio Arrivabene dovrebbe seguirlo, Pavel Nedved potrebbe rientrare
Andrea Agnelli ha salutato definitivamente la Juve, Maurizio Arrivabene dovrebbe seguirlo, Pavel Nedved potrebbe rientrare

Diverso potrebbe essere il futuro che attende l'attuale vicepresidente Pavel Nedved, del quale non si esclude un rientro nei quadri dirigenziali, secondo quanto svela la Gazzetta dello Sport. Per il resto l'attuale voragine, col Cda dimissionario che resterà in regime di prorogatio per la discussione del bilancio riveduto e corretto da sottoporre all'assemblea dei soci già convocata per il 23 dicembre, sarà colmata dalla figura di Maurizio Scanavino, cui è stato conferito il ruolo di Direttore Generale e che dovrà dunque traghettare il club nella sua nuova incarnazione insieme a Gianluca Ferrero, nominato presidente da Exor.

La nomina di Ferrero e Scanavino come figure apicali dice molto di dove andrà la barra del comando, visto che si tratta di professionisti di stretta fiducia di John Elkann, l'Ad della Exor, la cassaforte di casa Agnelli. Sarà dunque la Juve di John, dopo i 12 anni del cugino Andrea. Ma chi sarà il presidente della Juventus del nuovo ciclo dopo la fase di transizione? I candidati sono tanti ed ancora non c'è un nome che si staglia su tutti. Sembra essersi raffreddato quello di Alessandro Nasi, che qualche mese fa era molto chiacchierato per la successione ad Andrea, mentre il sogno dei tifosi chiama in causa un paio di uomini che hanno la Juve profondamente iscritta nel proprio Dna: i due grandi capitani Alex Del Piero e Giorgio Chiellini.

Alex Del Piero e Giorgio Chiellini sono i capitani coraggiosi che potrebbero tornare in altra veste alla Juve
Alex Del Piero e Giorgio Chiellini sono i capitani coraggiosi che potrebbero tornare in altra veste alla Juve

Da Los Angeles, dove attualmente vive, Del Piero fa capire che lui non si tirerebbe indietro se chiamato al capezzale della Vecchia Signora: "E’ una cosa triste perché sono tutti miei amici, da Andrea Agnelli a Pavel Nedved – ha premesso a beIN Sports – Tutte persone con cui ho condiviso momenti molto belli. Li ho visti anche di recente. È incredibile che una squadra storica come la Juventus viva questi momenti di alti e bassi che sono iniziati nel 2006 con la serie B, ma poi ci sono stati i 9 scudetti di fila. Sono molto dispiaciuto per la situazione".

Poi a precisa domanda se tornerebbe alla Juve qualora gli venisse offerto un ruolo dirigenziale, Pinturicchio ha risposto: "Fai questa domanda a una persona che ha passato quasi 20 anni alla Juve ed è andato anche in Serie B. I miei rapporti con la squadra, con la proprietà e con i tifosi sono molto profondi. Ne abbiamo passate tante ed ogni notizia riguardante la Juve mi genera emozioni. Ora aspetto e vedo cosa succederà. Non so quale sia il piano, ma ho ancora una casa a Torino…".

Quanto alla gestione sportiva, non cambierà niente almeno fino al termine della stagione: toccherà dunque a Massimiliano Allegri in panchina e Federico Cherubini a capo dell'area tecnica cercare di proseguire sulla strada che ha visto la Juventus arrivare alla sosta sull'onda di 6 vittorie consecutive senza subire gol. Ipotizzare cosa potrà poi accadere dopo la prossima estate è al momento davvero difficile.

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