Chi sarà il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero di De Rossi: Allegri e Sarri i possibili nomi
Daniele De Rossi è il primo allenatore esonerato in questa stagione e il suo addio potrebbe aprire le porte al ritorno in panchina di qualche big. La decisione della Roma è stata netta, dato che a sole quattro giornate dall'inizio del campionato c'è ancora tempo per provare a invertire la rotta. Il mistero più grande gira attorno al nome del sostituto che, viste le premesse scritte dai giallorossi nel comunicato ufficiale non può essere un semplice traghettatore. Le ipotesi più realistiche sono sostanzialmente due e portano ai ritorni in panchina di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, indiziati principali per prendere in mano la squadra in questo momento di crisi.
Potrebbero essere i due italiani a raccogliere l'eredità di De Rossi che ha pagato il pessimo inizio di stagione e qualche scelta che alla fine non si è rivelata corretta. Ma la lista della Roma potrebbe allungarsi perché ci sono diversi profili ancora in circolazione, tra chi conosce molto bene il campionato italiano e che invece potrebbe arrivare dall'estero per dare una mano alla squadra e risollevarla.
Allegri o Sarri possibili nuovi allenatori della Roma, in pole anche Pioli
I nomi più caldi sono quelli di Allegri e Sarri, entrambi rimasti senza panchina dopo la chiusura delle esperienze con Juventus e Lazio. L'ex Napoli qualche settimana fa aveva dichiarato pubblicamente la voglia di rimettersi in gioco subito in Italia, un indizio importantissimo che la Roma potrebbe aver colto in questi giorni di grandi discussioni che hanno portato all'esonero di De Rossi. Tante big lo hanno cercato in passato, il suo calcio è apprezzato da tutti e i giallorossi avrebbero dalla loro parte un allenatore esperto e capace di creare un progetto convincente.
È la stessa motivazione che conduce ad Allegri, corteggiato in Europa dopo la brusca fine della sua avventura alla Juventus. Il toscano è un osservato speciale, un allenatore che in queste situazioni si esalta e fa valere il pragmatismo sopra a ogni cosa. Un tipo da "cortomuso" e senza tanti fronzoli, qualità che potrebbero essere fortemente apprezzate dalla proprietà americana che cerca risposte subito, prima che il campionato diventi irrimediabilmente compromesso (come specificato anche nel comunicato).
Ma c'è una terza ipotesi che è stata vagliata, anche se con il tempismo sbagliato. Il pensiero va a Pioli che come i suoi colleghi si ritrova senza squadra dopo l'ultima stagione in cui è stato spesso al centro della polemica con il suo Milan. In questo caso la strada che porta a lui è travagliata, dato che nelle ultime ore avrebbe trovato l'accordo definitivo con l'Al Nassr e sarebbe pronto a partire verso l'Arabia Saudita con un'offerta economica da far girare la testa.
La lista degli allenatori internazionali per la panchina della Roma
Distanti poi ci sono i nomi di altri allenatori che conoscono bene la Serie A, Igor Tudor e soprattutto Ivan Juric che nell'ultima giornata di campionato è stato visto in giro per gli stadi per osservare da vicino le squadre in attesa di ricevere una nuova chiamata. I Friedkin però potrebbero decidere di fare un nuovo grande colpo, sulla scia di ciò che era accaduto con l'arrivo di José Mourinho.
Non è da escludere infatti che la panchina della Roma finisca tra le mani di un grande allenatore straniero, un colpo mediatico per risollevare il morale dei tifosi e regalare a tutta la rosa una guida che in Europa ha vinto qualcosa. In questo senso però la lista dei candidati si restringe, dato che le big europee hanno quasi tutte cambiato panchina puntando sui nomi più grossi. Al momento tra gli allenatori svincolati c'è Thomas Tuchel, profilo rimbalzato più volte in Italia come possibile candidato per una panchina, oppure la lontana ipotesi di un ritorno di Jurgen Klopp in una piazza come Roma, calda e passionale proprio come piace a lui. Ma sono alternative (soprattutto la seconda) che in questo momento appaiono lontane e soprattuto dispendiose per le finanze del club.