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Chi è Sebastian Coltescu, il quarto uomo accusato di razzismo in PSG-Istanbul

Sebastian Coltescu è l’arbitro che nella sfida tra PSG e Istanbul Basaksehir ha rivolto frasi razziste nei confronti di Webo. Il direttore di gara, 43enne rumeno, ha una lunga esperienza di gare arbitrate in carriera in ambito internazionale. Tra queste, ben 9 sfide complessive in Champions ed Europa League.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sebastian Coltescu è il quarto uomo designato per la partita della fase a gironi di Champions League tra PSG e Istanbul Basaksehir interrotta propria perché Coltescu avrebbe rivolto frasi razziste nei confronti di Webo che ha portato i giocatori delle due squadre ad abbandonare il campo per la sospensione della partita. Coltescu, 43enne arbitro rumeno nato a Craiova nel 1977, conta in carriera la bellezza di 364 partite di cui 273 nel massimo campionato professionistico rumeno.

Quella di Parigi non è la prima e unica gara di Coltescu in Europa dato che conta 9 presenze tra Champions ed Europa League. Un arbitro internazionale quindi, che nella sua esperienza da direttore di gara ha anche arbitrato 7 gare tra squadre Nazionali in una carriera comunque molto lunga visto il suo curriculum di gare arbitrate. Fa specie infatti vederlo in questo momento in un polverone che lo vede colpevole di aver pronunciato una frase razzista nei confronti di un giocatore dell'Istanbul Basaksehir a Parigi contro il Psg di Tuchel.

Chi è Sebastian Coltescu

Sebastian Coltescu è il quarto uomo accusato di aver rivolto frasi razziste nei confronti di Webo nel match tra PSG e ‘Istanbul Basaksehir. Arbitro internazionale con una discreta esperienza alle spalle, a 43 anni ha già arbitrato 364 partite tirando fuori la bellezza di 1918 cartellini gialli in partita mostrando anche una notevole personalità in campo.

Sebastian Colţescu nell'ottobre del 2008, aveva anche trascorso un periodo non facile della sua vita per un dramma strettamente personale. Una parentesi difficile che però proprio grazie alla carriera professionale è riuscito poi a superare anche grazie ad un avanzamento importante. Già all'età di 27 anni infatti, è passato direttamente dalla "C" alla "A", per poi entrare nella lista della FIFA con cui ha iniziato poi a dirigere gare internazionali.

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