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Pallone d'oro 2024

Chi è Rodri, vincitore anti-social del Pallone d’Oro 2024: l’infortunio, la fidanzata e quanto guadagna

Rodri è il vincitore del Pallone d’Oro 2024. Il giocatore del Manchester City e della Spagna ha avuto una carriera eccezionale, condivisa con la moglie con la quale si conosce dai tempi dell’università.
A cura di Marco Beltrami
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Eccezionalmente normale. Rodrigo Hernández Cascante, meglio noto solamente come Rodri e vincitore a sorpresa del Pallone d'Oro 2024 ha sempre preferito far parlare il campo, con il terreno di gioco unico palcoscenico. Le sue prestazioni e i suoi successi con le maglie di Manchester City e Spagna, con cui si è laureato campione d'Europa (suo il gol decisivo nella finale di Champions vinta con l'Inter), gli hanno permesso di diventare uno dei calciatori più forti del mondo conquistando anche il prestigioso trofeo individuale di France Football, con buona pace delle stelle del Real Madrid.

Chi è Rodri, il nuovo Pallone d'Oro 2024: il calcio e la laurea

L'unica anormalità di Rodri? La sua eccezionale passione per il calcio raccontata nell'intervista a The Players Tribune: "Se lo chiedessi a mia moglie o anche a mia madre, direbbero che sono la cosa più lontana dalla normalità. Quando si tratta di calcio, sono un tossicodipendente". Un amore per il pallone che gli ha permesso di laurearsi in Management e Business Administration, come volevano i suoi genitori. Il giusto compromesso tra i desideri della famiglia, e il suo sogno di sfondare nel mondo del calcio.

Non è stato sicuramente facile portare avanti entrambi i percorsi per questo ragazzo che in avvio di carriera ha pagato dazio ad una gracilità che spesso gli è stata di ostacolo. Cresciuto in diverse squadre Giovanili tra cui Rayo Majadajonda, Atletico Madrid, Roda, e Villarreal, ha fatto il suo esordio tra i professionisti proprio con il sottomarino giallo. Nel 2018 poi il passaggio all’Atletico, e poi dopo una sola annata l’approdo al Manchester City per 70 milioni di euro.

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Cosa ha vinto Rodri in carriera, i trofei con i club e la nazionale spagnola

E qui questo ragazzo diventato nel frattempo un "armadio", ha vinto praticamente tutto. Centrocampista, mediano davanti alla difesa e persino difensore, Rodri ha vinto 4 Premier, due Coppe di Lega, una Coppa d’Inghilterra, due Community Shield, due Supercoppe europee, una Champions, un Mondiale per Club e poi con la Spagna, una Nations League e un Europeo. Per non parlare poi dei riconoscimenti individuali, innumerevoli.  Visione di gioco, carisma, ma anche capacità di vedere la porta come confermato anche dai gol decisivi (vedi in finale di Champions contro l'Inter).

Il rapporto con Simeone e Guardiola e la consacrazione con il Manchester City

Tutta la sua carriera è stata all’insegna dell’apprendimento. Al Villarreal Rodri si è ben disimpegnato per il palleggio, e la visione di gioco, ma è stato poi all’Atletico con Simeone che è diventato più “cattivo” per sua stessa ammissione (“Sono diventato un po’ bastardo in campo”). Con Guardiola poi il definitivo salto di qualità per diventare un giocatore migliore, costantemente stimolato a reinventarsi ed evolversi. Per lui l’incontro e il lavorare con il catalano è stato come “aggiungere l’ultimo pezzo del puzzle”. Non è un caso che proprio al Manchester City sia arrivata la sua consacrazione, con i sei premi vinti in nove giorni nel memorabile 2023.

Quanto guadagna Rodri: lo stipendio al City

Rodri non è uno dei giocatori più pagati del Manchester City. Lo spagnolo infatti nel club inglese incassa circa 13.4 milioni lordi, ovvero 7.4 milioni netti. Si tratta dell'ottavo calciatore della squadra di Guardiola in termini di emolumenti, alle spalle di De Bruyne, Haaland, Grealish, Silvaa, Stones, Gundogan e Foden.

Rodri e la moglie Laura, la coppia che non ama i social e il lusso

Insomma ne ha fatto di strada questo classe 1996 madrileno, che mantiene un profilo molto basso nella sua vita privata custodendo gelosamente i suoi affetti più cari. Come la moglie Laura schiva come lui, al punto di non condividere anche la scelta di fare a meno dei social. Una storia bellissima la loro nata anni e anni fa, quando erano entrambi studenti universitari. E ora se si guardano indietro possono essere sicuramente molto orgogliosi l’uno dell’altra, per aver affrontato tutto mano nella mano.

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Non ha mai dimenticato le sue origini Rodri, che quando per esempio era un ragazzino in vacanza studio nel Connecticut negli USA, si sentiva un alieno alla luce della sua passione per il pallone. Un amore che lo portava a cercare di conoscere i risultati dei Mondiali 2010 in ogni modo, chiedendo qua e la. Questa è sempre stata la sua priorità, non i guadagni eccezionali o il lusso: "Se sono normale è probabilmente nel senso che non mi interessano i social media o le scarpe da ginnastica da 400 sterline .Da quando ero bambino, ho semplicemente inseguito un sentimento. Non ho detto: ‘Oh, voglio diventare un calciatore per avere una Ferrari ‘. No, è stato perché ciò che i miei eroi facevano in campo mi faceva sentire vivo".

E il sentirsi vivo passa anche da quell'avversione per i social, a cui antepone gli incontri nella vita di tutti i giorni. In una recente intervista a L'Equipe infatti, Rodri ha spiegato: "Non è nemmeno una questione di età perché è una decisione che ho preso fin da piccolo, appena sono comparsi questi social network. Molto presto ho deciso di vivere la mia vita a modo mio, seguendo i miei desideri, senza lasciarmi influenzare dagli altri. E i social network, secondo me, servono un po’ a fare le cose in base alle opinioni delle persone, in base a ciò che immagini si aspettino da te. Non ho mai avuto la sensazione di averne bisogno, mi sento benissimo così. Penso addirittura che sia un’ottima decisione per la mia vita ma anche per la mia carriera.Fai attenzione, so che ci sono molte cose interessanti con i social network. Ma essere in contatto con tantissime persone senza nemmeno conoscerle non mi piace, non è il mio modo di vedere le relazioni".

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Il grave infortunio di Rodri, che tonerà in campo l'anno prossimo

Niente tatuaggi, niente piercing e "normalità" assoluta per questo ragazzo che riceverà il Pallone d'Oro con le stampelle. Questo a causa dei postumi per l'intervento al ginocchio destro, dopo la rottura del legamento crociato anteriore. Un problema gravissimo che gli impedirà di tornare in campo in questa stagione. Una stagione questa che comunque resterà memorabile per il premio più importante della carriera a livello individuale. Tutto con una certezza: Rodri, tornerà in campo più forte di prima visto che la sua tenuta mentale è ancora più forte di quella fisica.

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