Chi è Paolo Montero, l’ex “cattivo” nominato nuovo allenatore della Juventus al posto di Allegri
Paolo Montero a 53 anni diventa il nuovo allenatore della Juventus dopo l'esonero di Massimiliano Allegri. Di fatto l'ex difensore dei bianconeri, che è già all'interno del club con il ruolo di allenatore della squadra U19 (Primavera), sarà una sorta di traghettatore fino al termine della stagione. Siederà sulla panchina della Juventus per le ultime due giornate di campionato contro Bologna e Monza in cui i bianconeri non si giocheranno più nulla se non il piazzamento finale in classifica.
Con la conquista matematica della partecipazione alla prossima Champions League e la vittoria della Coppa Italia di fatto quella di Montero sarà un'avventura molto veloce prima dell'approdo di Thiago Motta che l'uruguiano incontrerà proprio lunedì nel match tra Juventus e Bologna. Montero in Italia aveva già allenato una squadra professionistica come la Sambenedettese nel 2019 prima di fare ritorno al Penarol e poi proprio alla Juventus alla guida della Primavera bianconera. Il nuovo allenatore dei bianconeri sarà ufficializzato solo domani per consentire a Montero di scontare oggi una giornata di squalifica.
La carriera di Paolo Montero da calciatore
Il difensore dell'Uruguay, conosciuto come un difensore duro e deciso negli interventi, inizia la sua carriera con la maglia del Peñarol, ma è proprio in Italia che trova fama e successo approdando nel 1992 all’Atalanta che punta su di lui. Dopo quattro anni il passaggio alla Juventus di Marcello Luppi che lo fece debuttare in Serie A il 6 settembre prima di scrivere poi in maglia bianconera pagine di storia del club con un totale di 277 presenze e 6 gol.
Chiuderà poi la sua carriera in Sud America prima al San Lorenzo e poi al Penarol nel 2007 dove appenderà le scarpette al chiodo. In maglia bianconera ha vinto 4 Scudetti (oltre a quello revocato del 2004/05), 3 Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e un Intertoto.
L'inizio del suo percorso da allenatore
Montero in realtà dopo la carriera da calciatore aveva intrapreso il percorso da procuratore sportivo in Uruguay. Tutto cambia nel 2014 quando il Penarol lo vuole sulla panchina come allenatore al posto di Fossati. Anche in questo caso funge da traghettatore fino all'arrivo di Bengoechea. Il ruolo di allenatore però inizia a piacergli e per questo accetta il primo incarico vero al Boca Unidos nel 2016 nella B argentina.
Successivamente il trasferimento al Colon e al Rosario e poi il ritorno in Italia in Serie C sulla panchina della Sambenedettese. Qui si fa apprezzare per aver condotto la squadra fino ai playoff guadagnandosi nel 2021 la panchina del San Lorenzo. L'anno successivo la chiamata della Juventus sulla panchina dell'Under 19 in un club che ha riabbracciato dopo 17 anni.