Chi è Palladino, l’allenatore del Monza scelto da Berlusconi che non ha mai allenato i grandi
Con una mossa a sorpresa, ma neanche troppo, il Monza ha deciso di cambiare guida tecnica dopo le prime sei giornate nel campionato di Serie A della sua storia. Il club brianzolo ha scelto di esonerare Giovanni Stroppa, allenatore che aveva guidato la squadra alla sua prima promozione nel massimo torneo calcistico italiano, e ha affidato la panchina a Raffaele Palladino.
Il pareggio in casa del Lecce e l'ultimo posto in classifica con un solo punto nelle prime sei giornate hanno portato il presidente Silvio Berlusconi e l'amministratore delegato Adriano Galliani a prendere questa decisione per provare a invertire la rotta.
Quello di Palladino è un nome completamente a sorpresa per i biancorossi, visto che nessuno aveva pensato al 38enne ex attaccante di Juventus, Crotone, Parma e Genoa come sostituto di Stroppa; ma da quello che emerge sarebbe solo un un traghettatore in attesa del nuovo tecnico (circolano i nomi di Ranieri, Donadoni, Andreazzoli e D'Aversa).
Palladino è tesserato con il Monza nella stagione 2019, come membro del settore giovanile, e dirigeva la Primavera fino a questa mattina. Adesso l'ex calciatore, se non dovesse arrivare il nuovo allenatore entro poche ore, si troverà a guidare la squadra nella sfida interna con la Juventus, in programma domenica 18 settembre alle ore 15 all'U-Power Stadium.
Il percorso di Raffaele Palladino nel settore giovanile del club brianzolo è iniziato nell'autunno del 2019, quando decide di ritirarsi dal calcio giocato per diventare collaboratore tecnico del Monza: pochi mesi dopo gli è stata affidata la guida tecnica della formazione Under 15 e l'anno successivo è arrivata la promozione al timone della Primavera. Nella sua prima stagione con l'Under 19 si è piazzato al quarto posto nel suo girone di campionato, raggiungendo i play-off di promozione in Primavera 1 ma in semifinale è arrivata l'eliminazione per mano del Parma. L'esordio in questo torneo ha visto il Monza battere l'Alessandria con un fragoroso 5-2 ma nelle ore successive la sua posizione è completamente cambiata.
I moduli che Raffaele Palladino ha utilizzato maggiormente nella sua esperienza con la Primavera sono il 3-4-2-1 e il 4-3-2-1, con una punta centrale spalleggiata da una coppia di trequartisti bravi sia negli inserimenti che nei ripiegamenti difensivi.
In merito alla sua scelta di diventare allenatore qualche tempo fa ha dichiarato: "Ho fatto il corso nel 2015 perché volevo ridare al pallone quel bagaglio tecnico e umano che mi aveva regalato: già allora mi allenavo con un occhio particolare alle esercitazioni". Vedremo in che modo approccerà al suo primo contatto con una panchina di Serie A dopo averla conosciuta dal campo.
