Chi è Pablo Marì, il difensore del Monza accoltellato in un centro commerciale ad Assago
Un uomo ha accoltellato cinque persone in un centro commerciale, nel tardo pomeriggio di giovedì 27 ottobre, ad Assago, a un passo da Milano. Tre degli accoltellati sono in gravi condizioni, tutti loro hanno avuto bisogno dell'elisoccorso per arrivare in modo più rapido in ospedale. Tra i cinque accoltellati c'è anche un calciatore di Serie A: il difensore del Monza Pablo Marì. Il giocatore è in ospedale, all'ospedale Niguarda è arrivato in codice rosso per la ferita alla schiena. Lo spagnolo è cosciente e parla, lo ha fatto anche con la moglie che era al centro commerciale. Lo hanno raggiunto in ospedale l'a.d. Galliani e il tecnico Palladino. L'aggressore, un italiano di 46 anni, affetto da disturbi psichici è stato fermato dai carabinieri di Corsico. Purtroppo una delle persone ferite ha perso la vita, il cassiere che era andato in arresto cardiocircolatorio.
L'a.d. del Monza ha parlato delle condizioni di Pablo Marì. Al Tg2 ha dichiarato che il calciatore non è in pericolo di vita, ma ha una ferita molto profonda alla schiena: "Fortunatamente non sono stati toccati gli organi vitali come i polmoni. Pablo ha avuto una ferita abbastanza profonda alla schiena. Non è in pericolo in vita, dovrebbe riprendersi rapidamente. Ha dei muscoli lesionati e delle lesioni, ma non gravissime. Posso dire che è cosciente e gli stanno mettendo i punti".
Quando la situazione di Pablo Marì si è stabilizzata, il Monza ha pubblicato un post sul proprio profilo Twitter, e ha riportato le parole di grande incoraggiamento di Adriano Galiani, l'a.d. del club brianzolo: "Caro Pablo, siamo tutti qui vicino a te e alla tua famiglia, ti vogliamo bene, continua a lottare come sai fare, sei un guerriero e guarirai presto".
La notizia è sconvolgente, è una di quella che fanno davvero paura a tutti. Perché chi è stato accoltellato si è letteralmente trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Tra i cinque feriti c'è anche lo spagnolo Pablo Marì, difensore di buon livello che la scorsa estate durante il calciomercato è passato al Monza.
Pablo Marì è un calciatore a Valencia nel 1993, difensore molto alto e di piede mancino. Ha fatto molta fatica per arrivare nel calcio che conta. Ha iniziato con il Maiorca B, solo due partite con il Maiorca dei grandi, dopo di che ha iniziato a girovagare: tre anni con il Gimnastic Terragona prima del Manchester City, con cui però non gioca mai. Va in prestito al Girona, poi migra in in Olanda al NAC Breda, torna in patria per giocare con il Deportivo La Coruna prima di cambiare continente e volare in Brasile. Con il Flamengo vince campionato e Coppa Libertadores.
Arteta, che lo conosceva bene, lo riporta in Europa e lo prende all'Arsenal, vince un trofeo – la FA Cup. Ma con i Gunners però non trova molto spazio, appena 22 partite in due stagioni. Lo scorso gennaio l'Udinese piazza il colpo. Nella difesa a tre mostra le sue qualità. Prestazioni di sostanza e un bilancio molto positivo con 15 partite e 2 gol, e pure un espulsione.
I friulani avrebbero voluto confermarlo, ma non ci sono riusciti, perché non ha trovato l'accordo con i Gunners. L'offerta migliore all'Arsenal, per il prestito, l'ha fatta il Monza che lo ha acquistato ufficialmente lo scorso 11 agosto, garantendo l'obbligo di riscatto, fissato a 5 milioni di euro, in caso di salvezza.
Con la squadra di proprietà di Berlusconi ha disputato 8 partite e ha segnato anche un gol, lo scorso 9 ottobre nel 2-0 allo Spezia. Ma ahi lui è finito in prima pagina per una brutta vicenda extracalcistica.
Intanto sui social sono arrivati un numero già enorme di messaggi di sostegno e di auguri per Pablo Marì, tra questi pure quello dell'Udinese, la squadra con cui ha giocato nella passata stagione. Mentre l'Arsenal, che è stato impegnato in Europa League, ha rilasciato un comunicato: "Siamo scioccati nell'apprendere la notizia dell'accoltellamento in Italia che ha portato diverse persone in ospedale, tra cui il nostro ex difensore Pablo Marì. Siamo in contatto con il suo agente, che ci ha raccontato di come non sia ferito gravemente. I nostri pensieri sono con lui e con le altre vittime".