Chi è Marash Kumbulla, il difensore classe 2000 del Verona che ha stregato la Serie A
Domenica sera, allo stadio ‘Bentegodi’ di Verona, l’Hellas padrone di casa ospiterà un Milan a caccia di punti per provare a inanellare subito la seconda vittoria di fila. Non sarà semplice per gli uomini di Juric arginare i rossoneri, così come non è per nulla scontato per Giampaolo possa superare agevolmente questo avversario. Già, perché a parte l’entusiasmo del ritorno in A e il pubblico sempre caldissimo, il Verona ha dalla sua parte la grinta di una rosa giovane con nomi assolutamente sconosciuti che prima di questo inizio di stagione in tanti ignoravamo l’esistenza.
Come ad esempio il difensore centrale, classe 2000, Marash Kumbulla. Lui, a 19 anni, ha già stupito tutti giocando nel migliore dei modi le prime due gare di campionato. Albanese ma con cittadinanza italiana, Kumbulla è nato a Peschiera del Garda ma ha scelto la Nazionale dell’Albania. Talento e personalità assolutamente garantita. Scopriamo meglio chi è attraverso questo focus.
Un gioiello della ‘cantera’ veronese
Marash Kumbulla, classe 2000, è nato a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, da genitori albanesi. Giovane promettente e di grande prospettiva. Se ne sono accorti tutti all’Hellas, fin da quando ha iniziato a crescere e maturare (anche in fretta), attirando le attenzioni dei vari allenatori della prima squadra che però fra retrocessioni, promozioni, ancora retrocessioni e nuovi balzi in A, non sono mai riusciti a concentrarsi al meglio su di lui. Colpa anche di alcuni gravi infortuni che negli ultimi due anni l’hanno tormentato.
Ma il riscatto di Kumbulla è arrivato a dicembre del 2018 quando è riuscito ad esordire in B contro il Cittadella. Carattere e grinta per un giocatore che ha subito impressionato e che nel tempo ha fatto parte di tutte le nazionali giovanili albanesi. Attualmente milita nell’Under 21 delle “Aquile”. E’ stato anche convocato da Eddy Reja (ct dell’Albania) per le qualificazioni europee.
L’esordio in A contro Bologna e Lecce
Nella notte in cui Sinisa Mihajlovic ha emozionato il pubblico del ‘Bentegodi’ per via della sua presenza inaspettata in panchina nel match d’esordio in campionato del suo Bologna, il Verona si accingeva a mandare in campo Kumbulla. Fra lo stupore generale, fu proprio l’albanese classe 2000 a giocare dal 1’ una gara già importante visto che in prospettiva poteva rappresentare uno scontro diretto importante per la salvezza. Ma Marash fu come ipnotizzato da quella gara: concentrato, attento, pulito, senza alcuna sbavatura.
Insomma, ha ripagato al meglio la fiducia di Juric che fin dai primi giorni di ritiro ne aveva apprezzato il carattere e la determinazione di questo ragazzo che tanta sicurezza gli stava dando nonostante la giovane età. Il premio è stato quello della riconferma dal 1’ nella seconda gara contro il Lecce (vittoria per 1-0).
Le caratteristiche che hanno folgorato Juric
Dire che si tratti di un difensore solo concentrato e attento sarebbe riduttivo. E allora concentriamoci a capire cosa di Kumbulla abbia di fatto colpito così tanto Ivan Juric. In primo luogo, il centrale classe 2000, ha bisogno di irrobustire il suo fisico ancora troppo longilineo, ma di questo ci sarà tempo per rimediare. Kumbulla resta un difensore centrale quasi completo, bravo nel gioco aereo, capace di leggere al meglio le situazioni di gioco, marcare con criterio e abile anche nell’impostare il gioco da dietro come chiede di fare Juric nella sua difesa a tre.
Altra importante caratteristica, è quella relativa agli inserimenti sui calci da fermo. Kumbulla infatti in proiezione offensiva è risultato più volte decisivo nelle giovanili del Verona, mostrando anche coraggio, quello che sembra davvero non mancargli neanche in un paloscenico così importante come la Serie A. Insomma, un predestinato che ha solo voglia di continuare in questo modo.
Il Milan e il sogno di un esordio con la Nazionale A dell’Albania
Il suo primo vero match di cartello sarà contro il Milan nel posticipo di domenica alle 20.45. Davanti al pubblico del ‘Bentegodi’, Kumbulla vorrà fare assolutamente bella figura trovandosi davanti avversari come Piatek, Rebic e Suso. Non sarà facile leggere i movimenti di questi calciatori e carpirne le intenzioni. Ma sarà importante restare concentrati e magari giocarsi le proprie chance anche per mettersi in mostra di fronte ad un club così prestigioso.
Già, perché oltre al sogno di vestire un giorno la maglia di un top club, Kumbulla vorrebbe esordire con la Nazionale A dell’Albania. Eddy Reja, Ct della Nazionale delle ‘Aquile’, l’ha convocato per queste gare di qualificazione (contro Francia e Islanda, ma il ragazzo è rimasto in panchina) e dopo 9 presenze con l’Under 17, 1 con l’Under 19 e 2 con l’Under 21, potrebbe anche premiarlo più avanti regalandogli subito la gioia di vestire la maglia della Nazionale maggiore del suo Paese per la prima volta in carriera.