Chi è l’arbitro incappucciato che ha denunciato a Le Iene le magagne arbitrali in Serie A
L'intervista dell'arbitro anonimo rilasciata a Le Iene continua a fare molto rumore: davanti alle telecamere il direttore di gara ancora in attività si è presentato incappucciato per denunciare alcune falle all'interno del sistema arbitrale italiano che avrebbero portati a gravi errori durante le partite giocate in questo campionato. Le sue parole hanno creato un clima pesante all'interno delle segrete stanze dell'AIA, generando reazioni contrastanti fra i suoi colleghi.
L'arbitro, che ha preferito restare anonimo durante tutta la sua denuncia per evitare ripercussioni, ha parlato di "gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia", portate a galla "perché questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti arbitri, attraverso un sistema di valutazione del loro operato che presenta molte anomalie". Non tutti però hanno apprezzato le modalità scelte per raccontare costa sta accadendo all'interno del sistema.
La maggior parte degli arbitri ha accusato il fischietto di aver fatto una denuncia a metà, a volto coperto per non prendersi responsabilità, parlando della situazione senza portare grandi prove a sostegno del suo discorso. Una sensazione condivisa anche dall'ex fischietto Calvarese che, ai nostri microfoni, aveva espresso tutte le sue perplessità: "Quello che posso dire è che un arbitro che va in televisione facendosi oscurare il viso e camuffare la voce non ha la mia stima. Chi avesse davvero qualcosa di certo in mano, delle prove, dovrebbe denunciare".
L'intervista poi ha fatto venir meno la fiducia che c'era all'interno del gruppo. Gli arbitri italiani sono rimasti delusi da questa uscita che ha creato scompiglio nell'AIA, a partire dal designatore Gianluca Rocchi. La domanda che tormenta tutti è soltanto una: chi si è presentato davanti alla telecamere?
Tutti stanno cercando di svelare l'identità dell'intervistato anonimo, una sorta di caccia alle streghe per trovare chi si è esposto in modo così forte contro il sistema arbitrale. Non è ancora stato fatto un nome su tutti, ma secondo quanto appreso da Fanpage.it si tratterebbe di un arbitro che ha avuto contenziosi con l'AIA in tempi recenti.
Si sa che il fischietto è attualmente in attività, ma in questo momento non arbitra stabilmente in Serie A: appartiene però alla CAN A-B, la commissione che designa per le prime due serie del nostro calcio e che è stata unificata nel 2020. Inoltre si tratterebbe di un arbitro appartenente alla fazione anti-Rocchi. Come è emerso nel corso dell'intervista, all'interno dell'associazione arbitrale è avvenuta una grande spaccatura politica che ha diviso i componenti in gruppi ben distinti: il Comitato Nazionale è spaccato fra chi segue Trentalange, che dopo il caso D'Onofrio era stato sostituito da Baglioni, e chi segue Rocchi.
La sua identità non è stata ancora svelata e nel frattempo l'AIA ha smentito tutte le accuse mosse in diretta tv attraverso un comunicato ufficiale. Intanto il clima all'interno della classe arbitrale continua a essere teso, con gli arbitri delusi da queste uscite e intenzionati a smascherare il denunciante anonimo: Rocchi ha tenuto una riunione in cui ha tentato di ristabilire l'unità e la calma all'interno del gruppo, cercando di placare i malumori partiti soprattutto da Carbone, Mazzoleni e Orsato.