Chi è Joel Glazer, il vicepresidente della Super League odiato dai tifosi del Man United
Tra i volti finiti sotto i riflettori dopo l'annuncio della nascita della Super League trova un posto rilevante quello di Joel Glazer, co-presidente del Manchester United e nuovo vicepresidente della competizione insieme ad Andrea Agnelli. L'imprenditore americano, la cui famiglia possiede i Red Devils dal 2005, ha espresso la propria soddisfazione per la nascita della Super League, della cui creazione è stato uno dei fautori più attivi insieme allo stesso Agnelli e a Florentino Perez.
"Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione – ha spiegato Glazer -, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim'ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso".
Chi è Joel Glazer
Figlio del magnate americano Malcolm Glazer, la cui famiglia è anche proprietaria della franchigia di football americano Tampa Bay Buccaneers dal 1995, Joel ha preso il controllo dei Red Devils al fianco del fratello Avram dopo la morte del padre, avvenuta il 28 maggio 2014.
La famiglia ha a disposizione un impero economico derivato dalle proprietà sportive di oltre 5 miliardi di dollari ma, se a Tampa i Glazer sono amati soprattutto dopo la seconda vittoria dei Buccaneers nel Super Bowl di quest'anno, nel nord dell'Inghilterra la situazione è radicalmente diversa.
Le cinque Premier League, la Champions League e l'Europa League conquistate dal loro arrivo a Manchester non sono riuscite a rendere buono il rapporto con i tifosi dei Red Devils, che in Inghilterra non hanno praticamente mai visto alcun membro della famiglia. Molto più attivo e presente a Tampa Bay, Joel Glazer è diventato comunque uno dei dieci americani più influenti del Regno Unito, secondo The Telegraph.
Perché i Glazer sono odiati dai tifosi del Manchester United
Le ragioni dell'astio della tifoseria dei Diavoli Rossi nei confronti della famiglia Glazer vanno ricercate nel momento della loro acquisizione del club, avvenuta nel maggio del 2005. Dopo il tentativo fallito di scalata alla maggioranza della società da parte di Rupert Murdoch nel 1998, sette anni più tardi Malcolm Glazer completò l'acquisizione del Manchester United per un totale di 1,47 miliardi di dollari con un'operazione dura, tecnicamente definibile come leveraged: i Glazer avevano fatto leva sui debiti contratti per portare a termine l'acquisto, scaricandoli sulla società comprata, ovvero il club di Old Trafford. La maggior parte del capitale utilizzato per rilevare lo United, dunque, era in forma di prestiti garantiti dal patrimonio del club stesso.
Immediata è stata la reazione dei tifosi inglesi: il 29 giugno 2005, durante la loro prima visita a Old Trafford, i Glazer furono accolti dalle proteste di circa 300 supporters dei Red Devils, che portarono anche all'arresto di due persone. Già prima del loro acquisto del club, fu lanciata dai tifosi una campagna nota come "Love United Hate Glazer", con adesivi e striscioni esposti sia allo stadio che in città. Nel 2005, inoltre, i tifosi in contrasto con la nuova proprietà si sono staccati dal Manchester United, fondando il team FC United of Manchester. Immediatamente, infine, il Manchester United Supporters Trust, gruppo di tifosi Red Devils che conta oggi oltre 200mila membri, ha iniziato a lavorare per restituire la proprietà del club ai suoi fan. Nel 2010, a seguito dell'esplosione della rabbia contro i Glazer per la politica di rialzo dei prezzi e i prestiti ricevuti direttamente dalle casse della società, i tifosi, aiutati dai cosiddetti "Cavalieri Rossi", provarono ad acquistare il club, ma la valutazione fatta dai Glazer fu impossibile da soddisfare.
I pochi successi sul campo negli ultimi anni e l'assenza continua da Manchester hanno fatto il resto, rendendo la famiglia Glazer tra i proprietari più odiati del calcio inglese.