Chi è Il Falco, l’italiano che ha fatto invasione di campo ai Mondiali durante Portogallo-Uruguay
Il match tra Portogallo e Uruguay è stato contraddistinto da un curioso fuori programma. Nel secondo tempo, l'arbitro è stato costretto a fermare momentaneamente le ostilità per l'ingresso in campo di un invasore. L'uomo con indosso una maglietta di Superman con due messaggi, uno sul petto e l'altro sulla schiena, e in mano una bandiera arcobaleno simbolo del movimento LGBT ha seminato un po' di scompiglio prima di essere portato fuori. Di chi si tratta? Di uno specialista delle invasioni tutto italiano, ovvero Mario Ferri in arte il "falco".
Quest'ultimo è ancora una volta riuscito nel suo intento, con il suo look inconfondibile. In un colpo solo ha portato tre messaggi di protesta, sulla scia delle polemiche internazionali per le decisioni degli organizzatori dei Mondiali del Qatar che tanto hanno fatto discutere. Sulle spalle un messaggio a sostegno delle donne iraniane, con la richiesta di "rispetto" per loro. Una presa di posizione che fa il paio con quella iniziale della nazionale dell'Iran che contro l'Inghilterra non aveva cantato l'inno, proprio contro il regime e le limitazioni ai diritti civili.
Sul petto invece, proprio dove campeggia anche il simbolo di Superman, ecco il sostegno alla popolazione ucraina che da tempo ormai deve fare i conti con la guerra. In mano infine ecco la bandiera arcobaleno, portata in giro per il campo con una corsa sfrenata e poi lanciata in aria prima dell'intervento degli steward e degli addetti ai lavori. Questi ultimi solo dopo diversi tentativi sono riusciti a placcare il Falco che si è arreso, dopo aver raggiunto comunque il suo obiettivo.
Ma chi è Mario Ferri, meglio conosciuto come “il falco”? Classe 1987 nato a Pescara ha raggiunto la popolarità proprio grazie alle sue invasioni di campo. Noto non solo in Italia, ma anche all’estero ha nella maglia di Superman il suo marchio di fabbrica. All’attivo l’ingresso non consentito in tantissime partite: Inter-Mazembe valida per la finale del Mondiale per Club, Sampdoria-Napoli del 2010, Belgio-USA della Coppa del Mondo 2014 e poi Napoli-Juventus del 2017 quando lanciò una sciarpa verso il “traditore” Higuain, colpevole di essersi trasferito dagli azzurri ai rivali bianconeri. Ora bisognerà vedere se la caverà solamente con il ritorno forzato in patria. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
