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Chi è il calciatore “non idoneo” citato dal medico della Lazio e perché gioca comunque in Serie A

Strahinja Pavlovic è il difensore del Milan a cui ha fatto riferimento il medico della Lazio, che nel 2019 rinunciò al trasferimento del calciatore per anomalie cardiache. Nell’estate scorsa, prima di tesserarlo, il club rossonero lo sottopose a controlli più accurati in una struttura sanitaria diversa rispetto a quella abituale. Il responso fu positivo.
A cura di Maurizio De Santis
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Le parole del medico della Lazio, Ivo Pulcini, sul calciatore che nel 2019 non venne ingaggiato dal club capitolino (perché non aveva superato i controlli diagnostici) e oggi gioca in Serie A hanno fatto abbastanza rumore (la Figc ha aperto un'inchiesta) alla luce di quanto accaduto a Edoardo Bove. Due le domande che sorgono spontanee: chi è il giocatore in questione e, se allora gli furono riscontrate anomalie cardiache, com'è possibile che sia protagonista nel nostro campionato considerata la rigidità delle norme contenute nel protocollo per l'idoneità sportiva?

Nel 2019 fallì il trasferimento alla Lazio dopo le visite mediche

La risposta al primo quesito è semplice: è Strahinja Pavlovic, il difensore serbo che in Italia è arrivato ma con cinque anni di ritardo rispetto a quell'estate di trattative quando, nonostante la grande stima di Igli Tare (all'epoca uomo mercato dei biancocelesti), venne respinto per l'esito negativo degli esami effettuati da ben tre cliniche differenti. L'accordo tra Partizan Belgrado e capitolini sembrava sancito e il centrale già pronto a mettere nero su bianco in calce al contratto, ma saltò tutto.

Di quelle irregolarità non si ebbe più traccia nelle esperienze successive: nessuna delle società nelle quali ha militato ha mai riscontrato irregolarità dal punto di vista medico. Né il Monaco, che lo prese a gennaio 2020, né Cercle Bruges o Basilea (dove è stato in prestito) e nemmeno il Salisburgo che nel 2022 lo acquistò a titolo definitivo.

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Nell'estate scorsa il vila libera per il Milan in seguito a "controlli accurati"

A fine luglio scorso è iniziata l'avventura in Serie A con il Milan, non prima di essere stato sottoposto a un iter per le visite mediche differente rispetto a tutti gli altri nuovi acquisti dei rossoneri: i suoi controlli non vennero effettuati alla Clinica La Madonnina (a Milano) ma in una struttura sanitaria di Padova. Fu sottoposto a uno screening più accurato così da fugare ogni ombra di dubbio. Perché? Il referto del 2019 aveva lasciato dubbi sulla sua piena ed effettiva integrità fisica, oltre a riflessioni serie sull'idoneità sportiva (come previste anche dalla normativa vigente più restrittiva, la stessa che per esempio portò Eriksen a lasciare l'Inter).

Il via libera dei sanitari spazzò via ogni (legittima) perplessità al riguardo. Pavlovic firmò un contratto di 4 anni (fino al 2028, con opzione per un'altra stagione) con stipendio netto di 1.7 milioni di euro mentre al Salisburgo andarono 18 milioni di euro (più 2 in bonus). Il difensore non si aggregò subito alla rosa ma restò nel Centro Sportivo di Milanello in attesa del rientro della squadra dalla tournée americana.

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