video suggerito
video suggerito

Chi è Cher Ndour, il 18enne italiano finito al PSG dopo aver vinto la baby Champions

Diciotto anni, fisico imponente, di ruolo centrocampista. Ndour è uno dei talenti del calcio italiano che in Italia non ha spazio. Esplosto a Lisbona con il Benfica, il club francese lo ha messo sotto contratto per cinque anni.
A cura di Maurizio De Santis
77 CONDIVISIONI
Cher Ndour mostra la maglia del PSG con il quale ha firmato fino al 2028.
Cher Ndour mostra la maglia del PSG con il quale ha firmato fino al 2028.

Italiano. Giocava nel Benfica. Il Paris Sint-Germain lo ha preso a parametro zero e messo sotto contratto fino al 2028. Cher Ndour sta vivendo un sogno a occhi aperti ma nn ha bisogno di darsi un pizzicotto sulla guancia, è tutto vero. Ha 18 anni, un fisico imponente, ha in mente Paul Pogba come modello.

La sua storia inizia nell'oratorio della chiesa di Santa Maria Nascente, in quell'angolo del quartiere Fiumicello di Brescia c'è un ragazzo che mette il cuore dentro le scarpe, si allena e spera. Si allena e cresce. Lo fa nel settore giovanile delle ‘rondinelle' poi dell'Atalanta fino a quando non decide di lasciare questo Paese che nel calcio (come in altri settori) non è per giovani. Figurarsi in un ambito molto ingolfato come quello del pallone dove non basta avere qualità, talento, voglia matta per emergere.

Ndour in azione con la maglia della Nazionale.
Ndour in azione con la maglia della Nazionale.

Ndour riceve una telefonata: dall'altro capo del filo c'è il Benfica che lo ha visto giocare e lo vuole in Portogallo. A 16 anni è una decisione difficile da prendere, Cher ci si butta a capofitto. Prendere o lasciare, lui prende tutto. E poco alla volta i riscontri del campo ne ripagheranno l'alea con gli interessi.

A Lisbona fa esattamente ciò che si attendono da lui: si piazza nel cuore della mediana, fa valere stazza e senso della posizione, tocco di palla e intuito, si disimpegna nel ruolo di mezzala che non ha solo fisico ma tanto cervello e spalle (già) grandi abbastanza per farsi largo in quella fucina di promesse che la squadra B delle Aquile. Vince la Champions dei giovani (la Youth League) nella stagione 2021-22, segnando 3 gol (uno in finale) e servendo 1 assist in 9 presenze.

Per i portoghesi, che portano addosso la sensazione oscura della maledizione di Guttmann, è come liberarsi da un incantesimo secolare. Ndour lo strappa a mani nude divenendo il primo italiano di sempre a vincerla prima eliminando la Juventus in semifinale poi mandando ko il Salisburgo. La vetrina continentale gli fa da trampolino di lancio: a 16 anni e 279 giorni è il giocatore più giovane a scendere in campo con il Benfica B. Poco dopo arriverà anche la grande soddisfazione del debutto in prima squadra nella gara contro il Vitoria Guimarães. Ma non è finita.

L'Italia che lo ha ‘mollato' si ricorda di lui e lo convoca nelle selezioni giovanili. Ndour (padre senegalese, madre bresciana) ha il doppio passaporto e deve scegliere ancora una volta. È deciso: "Mi sento italiano e sogno di giocare il Mondiale con gli Azzurri nel 2026". Nunziata lo chiama nell'Under 20, Bollini lo vuole con sé nell'Under 19: 1 gol nella sfida con Malta nella fase a gironi. Domani, giovedì 13 luglio, disputa la semifinale degli Europei di categoria con la Spagna perché gli esami non finiscono mai.

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views