Chi commette più falli in Europa: Getafe al top, Toro e Inter iper-aggressive in Serie A
Al giro di boa, ormai agli atti in tutti i maggiori campionati del Vecchio Continente, le statistiche sono molto ricche e ci consentono di vedere con estrema lucidità le caratteristiche delle squadre europee. Nel possesso della palla, nella conduzione del gioco ma anche in aspetti che riguardano più il lato caratteriale. Come, ad esempio, quello relativo ai falli commessi che se da un lato ci rivelano l’anima di una squadra, magari arcigna, rognosa e difficile da affrontare, dall’altro ci parlano di club che abituati a gestire il possesso della sfera, non hanno così bisogno di aggredire l’avversario e mettere a referto tante punizioni contro. Ecco, dunque, nel mare magnum di Premier League, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1 le squadre più e meno fallose d'Europa.
Chi commette più falli: Getafe primo, Southampton al top in una "nuova" Premier
La Premier League è cambiata, si è evoluta e piace. In patria come al grande pubblico. Il calcio è rapido, veloce, dinamico e, udite, udite, molto meno falloso. Non a caso il Southampton, compagine più impetuosa d'Inghilterra, commette poco più di 12 falli per gara: 12.2. Una sorta di evidente inversione a u rispetto al recente passato nel quale i tackle ruvidi, i contrasti e gli interventi pericolosi erano all’ordine del giorno. In Francia, nella Ligue 1, ecco il Montpellier sesto in classifica e pure capace di mettere a referto, con una mediana del tutto muscolare, 15.9 falli per match. Poi, a ritroso, troviamo la Bundesliga con l’Union Berlino primo in Germania in questo specifico aspetto statistico. Per la prima volta in massima serie gli orsi biancorossi si affidano all’aggressività per restare al top del football teutonico con ben 16.3 interventi fallosi per incontro. E anche in questo dato, c’è un’altra inversione di tendenza comune al grande calcio, solo i berlinesi, difatti, fra i club che commettono più falli, sono apertamente invischiati nella lotta per non retrocedere.
L'Inter terza in Serie A, ma prima fra le big del campionato
Per finire, ecco il Torino di Mazzarri, al top in Serie A con 16.3 falli a partita, e pure ad un passo dall’Europa League ma anche Genoa (16.8) e l'Inter di Conte capace, rispetto alle altre big della graduatoria, Lazio e Juventus, di mettere insieme, in media, tre interventi fallosi in più denotando un furore agonistico e una grinta che non oscurano affatto il talento dei singoli. In Spagna, c'è il Getafe che con la garra diffusa dei suoi protagonisti, 16.8 falli per sfida, i gol di Mata e Rodriguez (14 in due) e gli assist di Cuccurella (5), insidia il Siviglia per la quarta piazza che vale la Champions League, nella Liga. Mentre qui e oggi, si prende la ‘palma' di collettivo più ‘cattivo' d'Europa.
Liverpool al top, Napoli con soli 11.7 falli per partita
C’è chi domina in classifica, chi arranca, ormai da tempo, chi invece prova a giocarsela fino alla fine e chi si adagia senza rischi al centro della classifica. Insomma, ci sono tante storie diverse ma che celano una comune tendenza: quella di commettere pochi falli. Come nel caso del Liverpool che con la sua organizzazione, la sua pressione alta ed un possesso di palla favoloso non ha alcuna necessità di atterrare l’avversario. I Reds, primissimi in Premier e pronti a interrompere il lungo digiuno dal titolo di campione d’Inghilterra, sono primi anche in questa speciale graduatoria con appena 8.3 falli commessi a partita. E poi c’è il caso del Borussia Dortmund, “secondo” ma quarto in Bundes che col suo tecnico prova sempre a fare la partita e a tenere in mano il pallino del gioco totalizzando 9.2 falli per gara. A seguire, le prove di Nizza e Levante che al centro della classifica fondano il proprio successo disdegnando atteggiamenti troppo irruenti: 10.6 e 10.8 i falli per gara di francesi e spagnoli.
Un capitolo a parte merita il Napoli che in altri tempi avrebbe dato un senso diverso a questo suo primato nel torneo italiano. Gli appena 11.7 falli commessi a partita verrebbero letti più in chiave offensiva e di dominio delle operazioni, che pure per le statistiche c’è con gli azzurri capaci di fare più possesso palla (spesso sterile) di tutti in Serie A (29’ 45’’ a partita di possesso), che di passiva resistenza nei confronti degli avversari. Cosa confermata dallo stesso Gattuso nel post Fiorentina con Ringhio arrabbiatissimo, al di là del risultato, per la poca anima dimostrata dai suoi in questo mese abbondante di reggenza dell’ex mediano della nazionale.