Chi circondava l’arbitro Marcenaro mentre era al monitor del VAR: non dovevano trovarsi lì
Il finale di Juventus-Salernitana è degno di una trama di un thriller. Milik segna di testa a tempo praticamente scaduto, in pieno recupero, Allegri esulta come non l'avevamo mai visto e si volta verso la panchina e i suoi collaboratori mostrando un sorriso liberatorio. Sono le ultime immagini di normalità e di festeggiamenti della Juventus prima della tempesta rappresentata dalla chiamata del VAR all'auricolare dell'arbitro Marcenaro.
La palla era già stata messa a centrocampo dai giocatori della Salernitana pronti a ricominciare il gioco dopo aver subito la beffa del 3-2 per quella che da lì a poco sarebbe poi stata la giocata finale prima del triplice fischio. Praticamente la Salernitana era convinta di aver perso quella partita che fino a pochi minuti prima sembrava avere pienamente in controllo. Il direttore di gara però a un certo punto si ferma e viene richiamato al VAR per la posizione di fuorigioco di Bonucci sul colpo di testa di Milik. E da lì inizia l'inferno.
Ne consegue un parapiglia in campo con la rissa sfiorata tra i vari giocatori presenti. Spintoni, urla e la presenza di entrambe le panchine in campo genera il caos totale. Il cronometro intanto scorre, il silenzio dello Stadium misto a fischi per ciò che stava accadendo faceva da colonna sonora a un clima surreale che si respirava in quei concitati minuti.
Fazio e Cuadrado vengono espulsi, successivamente anche Allegri infuriato e senza giacca nel tunnel degli spogliatoi. Marcenaro allora, una volta riportata la calma in campo, si avvicina al monitor per osservare l'azione per cui era stato richiamato. L'episodio che gli viene mostrato è chiaro e l'interpretazione che i direttori di gara danno a quell'episodio fa scatenare il putiferio: Bonucci partecipa attivamente all'azione.
Le tribune dello Stadium sono praticamente a ridosso delle panchine delle due squadre. I tifosi sono fianco a fianco ai giocatori, come accade anche in Inghilterra. E così è facile per qualcuno riprendere proprio quei momenti con il cellulare mentre l'arbitro riguarda le immagini al VAR. Il filmato ritrae una marea di persone attorno a Marcenaro. Tutti volevano capire cose stesse decidendo. La Juventus speranzosa che avesse preso un abbaglio mentre la Salernitana si augurava ovviamente che quel gol venisse annullato proprio per non rischiare di buttare tutto al termine di una partita quasi perfetta giocata dalla squadra di Nicola.
Le immagini mostrano così diversi protagonisti. Oltre a Fazio e Cuadrado, che restano comunque in campo nonostante l'espulsione, ci sono gli undici giocatori della Juventus, quelli della Salernitana, la panchina delle due squadre, i collaboratori tecnici e i commissari di campo attorno al solo Marcenaro che si li ritrova tutti alle sue spalle mentre consulta il monitor. Una moltitudine di gente nei pressi del VAR dove c'è divieto assoluto di sostare tant'è che deve intervenire anche il Quarto Uomo Sozza dopo un po' a mandare tutti via.
Il protocollo VAR dell'Ifab in questi casi parla chiaro: "Giocatori, sostituti e dirigenti delle squadre non devono tentare di influenzare o interferire con il processo di revisione al VAR, anche quando viene comunicata la decisione finale. Durante il processo di revisione, i giocatori devono rimanere sul campo di gioco; sostituti e dirigenti della squadra devono rimanere fuori dal campo di gioco".
Non è infatti quello il contesto in cui un arbitro può essere chiamato a decidere serenamente nonostante fosse un gol decisivo all'ultimo minuto della partita e un po' di animosità era anche normale ci fosse. I più attenti notano anche Manuel Locatelli, che era in tribuna, presente invece a guardare le immagini del VAR a pochi metri dal rettangolo verde, mentre viene allontanato, così come Federico Chiesa, che era praticamente a bordo campo pronto ad entrare per chiedere spiegazioni all'arbitro. Con loro anche uno dei collaboratori tecnici dello staff della Salernitana, che sembra essere il match analyst, Federico Barni, praticamente alle spalle dell'arbitro prima di essere allontanato anche lui da Sozza.
Chiesa è incredulo, mani nei capelli, prova a calmare i propri compagni ma urla anche qualsiasi cosa al direttore di gara. Segue Marcenaro in ogni suo movimento fino a quando l'arbitro si sposta dal monitor del VAR e si dirige in campo per annunciare la sua decisione finale. Chiesa quasi lo rincorre, si fa largo tra tutte le persone presenti a bordo campo e vede la mano dell'arbitro alzata che segnala il fuorigioco.
La sua reazione è tutta un programma, praticamente simile a tutto il resto dello Stadium che resta incredulo di fronte a questa decisione che tutti hanno subito giudicato incomprensibile. La Juventus, come pubblicamente dichiarato poi a fine gara da Allegri e Bonucci, ha avuto subito dubbi su quella decisione specie in virtù della posizione di Candreva, a prescindere se Bonucci fosse attivo o meno nell'azione del gol di Milik. Ma è stato tutto inutile: la partita è terminata 2-2.