Chelsea, licenziamento ingiusto: Abramovich condannato a pagare altri 100mila euro a Conte
In casa Chelsea il nome di Antonio Conte verrà ricordato a lungo. E non solo per i successi ottenuti dal tecnico salentino. Il mister nerazzurro ha infatti vinto anche il secondo tempo della causa che aveva intentato contro il club di Roman Abramovich: colpevole, a suo dire, di averlo licenziato ingiustamente. A dare nuovamente ragione a Conte questa volta è arrivato un tribunale del lavoro inglese, che nelle scorse ore ha condannato il Chelsea a versare altre 85mila sterline (100mila euro) all'allenatore dell'Inter.
"La denuncia per l’esonero ingiusto è fondata – ha sentenziato il giudice del lavoro Andrew Glennie – Il Chelsea dovrà versare al richiedente un premio base di 1.524 sterline e un premio compensativo di 83.682, per un totale di 85.206 sterline". Dopo aver ottenuto dai Blues 31,2 milioni di euro come buonuscita in seguito alla prima sentenza legale, Conte ha così vinto nuovamente in aula conquistando l'ennesimo risarcimento economico.
Le spese da record di Roman Abramovich
Quella bonificata dalla proprietà dei Blues a Conte, sarà dunque la cifra più alta mai versata dal club di Londra per interrompere prima della scadenza naturale il rapporto con un allenatore. Da quando Abramovich è diventato proprietario della società londinese nel 2003, ha infatti versato oltre 90 milioni di sterline ai vari manager passati dalla panchina di Stamford Bridge: Ranieri, Mourinho, Hiddink, Ancelotti, Di Matteo, Benitez e Sarri.
Sbarcato al Chelsea nell'estate del 2016, subito dopo la sua avventura alla guida della Nazionale italiana, Antonio Conte riuscì a vincere la Premier League nella sua stagione d'esordio e con due turni di anticipo. Nonostante la vittoria della FA Cup nel maggio 2018, e altri dodici mesi di contratto, il tecnico venne però silurato qualche mese più tardi dopo la mancata qualificazione in Champions League.