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Che succede a Cristiano Ronaldo? Contro l’Inter un tiro in porta e mai pericoloso

La prestazione di Cristiano Ronaldo a San Siro è la fotografia della Juventus: non è più la corazzata di Allegri e nemmeno la squadra ‘forte’ dell’ultimo scudetto vinto con Sarri. Nel big match che poteva rappresentare una svolta nella corsa scudetto s’è spenta la luce di CR7, lo raccontano anche i dati del match. E non è la prima volta che accade.
A cura di Maurizio De Santis
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È mancata la Juventus. È mancato Cristiano Ronaldo (e non è la prima volta che accade). È mancato tutto nella partita che rappresentava un crocevia per restare in corsa scudetto: la squadra ha svoltato ma nella direzione sbagliata. È mancato perfino il guizzo del campione che avrebbe potuto dare una scossa alla partita di San Siro. Nulla, è come se CR7 non fosse mai sceso in campo. Ed è davvero dura immaginare una prestazione del genere per un calciatore come lui in un big match che può essere decisivo per la stagione. La sconfitta netta, senza attenuanti lascia la ‘vecchia signora' ai margini della lotta scudetto a metà campionato. Un disastro, rispetto al dominio assoluto degli ultimi nove anni.

CR7 non tira in porta e non incide

I dati del gruppo fanno il paio con quelli singoli, e quelli del portoghese sono imbarazzanti per una stella del suo calibro: 3 tiri, di cui uno nello specchio della porta; 48 palloni toccati, nessun passaggio chiave, mai veramente pericoloso, in area nerazzurro ci ha messo piede quasi per caso, restando intrappolato, isolato, disinnescato. Almeno in questa stagione il ‘Meazza' non sembra portargli bene: riavvolgete la sequenza videoclip e tornate indietro di qualche settimana, al 6 gennaio di preciso. I bianconeri battono il Milan per 3-1 ma la serata dell'ex Real Madrid non è di quelle a incorniciare raccogliendo percentuali abbastanza simili: 51 palloni toccati e, cosa peggiore, nessun tiro. Una delle peggiori partite giocate finora, come tutta la Juventus.

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Ronaldo ‘spegne' anche la Juventus

Senza di lui si spegne la luce. Se anche lui finisce per essere un calciatore ‘normale', apparentemente privo di mordente (per giunta in una sfida così importante), è notte fonda. Se alle spalle la squadra non gira le criticità aumentano. Se… la Juventus (e lo stesso CR7) era una squadra abituata alle certezze, è divenuta la copia sbiadita della corazzata alla quale era difficile far gol (con Allegri) ed è riuscita a fare anche peggio di quella tanto vituperata di Sarri. Lontana dalle vetta, fuori dalla zona Champions. Un brutto sogno a occhi aperti dal quale i bianconeri e Ronaldo si sono risvegliati nella serata gelida del ‘Meazza'. Tutto vero, non è solo un incubo.

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