Che impatto ha avuto la cessione di Milik sul bilancio del Napoli
Arek Milik è passato ufficialmente dal Napoli al Marsiglia. Un'operazione in prestito con obbligo di riscatto per un costo complessivo dell'affare pari a 12 milioni di euro. Di questi, 8 milioni rappresentano la parte fissa e 4 quella legata ai bonus, con il Napoli che avrà anche una percentuale del 20% sull'eventuale futura rivendita di Milik. Per qualcuno un vero e proprio sospiro di sollievo dato che il giocatore rischiava di liberarsi a parametro zero a giugno. Infatti il Napoli, dalla sua cessione, è riuscita a guadagnare qualcosa e a risparmiare tantissimo in termini economici.
Un'operazione che ha dunque fatto felice tutti con il giocatore che lascia la Campania dopo 4 anni e mezzo in un'esperienza rallentata dagli infortuni. Determinante, in negativo, è stata la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, e successivamente di quello destro del giocatore che solamente con Ancelotti nel 2018/19, ha disputato un intero campionato segnando 20 reti in 47 presenze. Il club azzurro l'aveva acquistato dall'Ajax nell'estate 2016 per 32 milioni di euro. Ecco quando ha risparmiato il Napoli dalla sua cessione.
Milik al Marsiglia e l'impatto sul bilancio del Napoli
Il Napoli cedendo Milik si è tolto un grosso peso. L'attaccante polacco infatti, a giugno 2020, aveva un valore netto a bilancio pari a 960 mila euro. Una cifra giustificata dal fatto che il Napoli ammortizza i calciatori a quote decrescenti, per questo a un anno dalla scadenza del contratto il costo del cartellino era stato ammortizzato del tutto.
Questo significa che il Napoli ha del tutto registrato una plusvalenza totale, a prescindere da quando il Napoli registrerà a bilancio l'operazione. I 6 mesi che seguiranno saranno comunque contraddistinti dal fatto che il Napoli risparmierà sullo stipendio dell'attaccante polacco. Con uno stipendio lordo pari a 4,55 milioni di euro, che al netto sono 2,5 milioni, il Napoli risparmierà 2,27 milioni di euro.