Che fine ha fatto John Carew: l’ex Roma adesso rischia il carcere per una frode
Che fine ha fatto John Carew? Sono trascorsi già più di 10 anni da quando il gigante norvegese ha detto addio al calcio. Dell’ormai ex attaccante, che ha anche all’attivo una carriera da attore, si sono un po’ perse le tracce. Il nome di “Lille-John” però è tornato attuale negli ultimi giorni, per una brutta storia che potrebbe costargli molto cara, con l’incubo della prigione molto concreto.
John Alieu Carew in patria è una vera e propria icona in virtù delle sue 91 presenze con 24 gol all’attivo con la nazionale di calcio dal 1998 al 2011. Nato da papà gambiano e mamma norvegese, John Carew si è subito in mostra in patria per la sua capacità di alternare doti tecniche importanti ad una fisicità eccezionale. Tanti i soprannomi, da “Lille-John” a “Jirafa” fino a “Gulliver”, per il bomber che dopo essersi messo in mostra nel Nord-Europa con Valerenga e Rosenborg, è approdato in Europa.
Dopo tre stagioni al Valencia, ecco l’avventura in Italia alla Roma, con 6 gol in 20 presenze. Poi Besiktas, Lione, Aston Villa, Stoke City e West Ham prima dell’addio agli scarpini. Dopo il ritiro Carew si è dedicato anche al cinema recitando in un film realizzato in Norvegia.
Chiusa la sua avventura sportiva, Carew si è dedicato anche al mondo degli investimenti immobiliari, anche se le cose per lui hanno preso una brutta piega. L'ex centravanti infatti oggi rischia due anni di carcere per presunti reati di evasione fiscale. Questa la richiesta dell'accusa nel caso che sta avendo grande risonanza in patria. L'ex giallorosso che inizialmente si era dichiarato colpevole di frode, è finito sotto accusa anche perché avrebbe scelto di non correggere le informazioni fornite alle autorità. Anche per questo potrebbe essere sanzionato con una multa di 540.000 NOK, ovvero più di 52mila euro.
L'ex bomber si è difeso evidenziando le responsabilità dell'avvocato ed ex agente Per A. Flod. Le sue azioni sarebbero state il risultato dei cattivi consigli del suo "uomo di fiducia": "Mi fidavo ciecamente di lui. Sono stato convinto che avesse ragione. Mi controllava quasi come un burattino. Capisco che è gravemente negligente da parte mia fidarmi così tanto di lui, ma è per questo che l'ho fatto". Il rischio della stangata è grande se il verdetto del tribunale distrettuale di Oslo dovesse essere in linea con le richieste dell'accusa.
La difesa sta facendo leva sulla possibilità di condannare Carew al servizio civile, che andrebbe a sostituire così il carcere. Se per l'accusa non ci sono margini per circostanze attenuanti del caso, c'è anche da dire che in passato in situazioni del genere non sono mai state adottate delle punizioni comunitarie.