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Che cosa è stato Kvaratskhelia per il Napoli: ragione e sentimento

Kvaratskhelia dopo due anni e mezzo ha lasciato il Napoli e giocherà con il Psg. Kvara ha deliziato, è entrato nel cuore dei tifosi, ed è stato la stella del terzo scudetto.
A cura di Alessio Morra
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Kvaratshelia non è più un calciatore del Napoli. Dopo due anni e mezzo Kvicha saluta e vaa al Paris Saint Germain. Fredda cronaca di una notizia che è ormai quasi superata. Però, in realtà, a parte questo c’è molto di più: dalle magie allo scudetto, passando per il video con cui ha salutato squadra, città e tifosi.

Kvara spunta dal nulla e diventa un idolo a Napoli

Quando quasi tre anni fa si iniziò a parlare di questo georgiano per il Napoli ci fu tanto stupore e altrettanto scetticismo. Kvara chi? Ma come si pronuncia? E come si scrive? Internet aiuta e si scopre che Kvicha Kvaratskhelia è georgiano, alto, snello e talentuoso. Si, ok. Nome, cognome, data di nascita e presenza fisica scoperta. La domanda successiva è stata, ma sarà all’altezza della Serie A? E sarà all’altezza di una squadra che giocherà la Champions? Dubbi a cascata, spazzati via velocemente.

Prima giornata di campionato, a Verona, dove esordì Maradona, gol ed esultanza iconica. Vittoria e dopo sette giorni esordio al Maradona:doppietta al Monza, con un gol fantascientifico. Dubbi spazzati via definitivamente, cuore dei tifosi conquistati in meno di due partite. Rapidamente in tanti si accorgono che Kvara è forte davvero, in Champions se ne accorgono Liverpool e Ajax, due squadre che hanno fatto la storia del calcio. Il calcio sembra avere un nuovo fenomeno e ce l’ha il Napoli, che lo ha pescato dal nulla e lo ha pagato (relativamente) poco. Sarà un crescendo in un anno indimenticabile.

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Kvaratskhelia è soprattutto è il simbolo dello scudetto numero 3

Il Napoli dopo 33 anni vince lo scudetto, e si sa: "le vittorie hanno tanti padri, le sconfitte solo uno". Quello è stato il Napoli di Spalletti, il Napoli di De Laurentiis, dei colpi di Giuntoli, del muro Kim, dei gol di Osimhen. Ma la stella che ha brillato di più è stata quella di Kvaratskhelia, che intanto è diventato un nome pure semplice da pronunciare, perché ormai era alla stregua di uno di famiglia, uno che non si può certo paragonare all’altissimo, ma che è di una risma davvero buona.

Del Napoli ne diventa il simbolo. Perché ha quel qualcosa in più che fa impazzire i tifosi partenopei. Una sorta di lucida follia che si può tradurre con una sola parola: imprevedibilità. Il gol segnato all’Atalanta è pazzesco, ne dribbla sette come fossero birilli, uno slalom clamoroso in pochi secondi che fa impazzire il Maradona. Chi lo ha visto in diretta, allo stadio o in TV, ricorda esattamente dov’era e con chi era, e lo ricorderà per sempre. Le esultanze sempre rabbiose, come quella dopo il gol alla Juve, in una partita chiave nella corsa al titolo, davano la carica. Le lacrime piante dopo la matematica vittoria dello scudetto un’altra fotografia da mettere in cornice, così come quella con un cappello preso al volo all’alba di un ritorno da Torino.

L'addio a sorpresa e il passaggio al PSG

Per una sfilza di generazioni di tifosi del Napoli è stato il fuoriclasse assoluto. Chi non ha visto Maradona ha avuto modo di vedere tanti giocatori di altissimo livello in questi anni, ma non uno così talentuoso, geniale e talvolta indolente. Un campione in un certo senso davvero molto napoletano. In una città in cui si confonde l’irrilevante con il decisivo Kvara è stato un meraviglioso compromesso.

Ora se ne è andato. Era già tutto previsto. Ma nessuno pensava andasse via a metà stagione, con il Napoli primo in classifica. Questo non se l’aspettava nessuno. E questo a molti dispiace, fa male. Ma d’altra parte quando c’è una rottura, pure pacifica, una ferita resta sempre.

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Ragione e sentimento

Uno di qua e uno di là. Tutto le gemme di Kvara rimarranno e quando sarà il tempo di far vincere totalmente la razionalità – tra un mese, due o sei – quei ricordi torneranno a luccicare. Adesso, tanto dal vivo, nei discorsi tra tifosi, quanto sui social in tanti scrivono: “Guarda che a Parigi non troverai quello che hai trovato a Napoli, amore, passione, tifo incondizionato”. E ci sta pure questo. Perché in fondo ora il Napoli e Kvara vivono una situazione simile a quelle di coppie che si dividono, con uno dei due che dice all'altro: "Guarda che una persona con me non la trovi più". La ragione prenderà il sopravvento, la vita va avanti. Il Napoli ha un obiettivo. Il sentimento, quello buono prevarrà pian piano, anche guardando il video d'addio di Kvara.

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Giornalista dal 23 gennaio 2012, area sport, in Fanpage.it scrivo di sport (dal calcio al tennis dal nuoto al basket) e di motori (f1 e moto). In passato ho lavorato per ubitennis.com e dream magazine, una rivista che si occupava di spettacolo. Nessun libro pubblicato, anche se in alcuni concorsi letterari ho vinto premi di contorno.
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