Champions, l’Atalanta mette paura al Manchester City: a San Siro termina 1-1
Dopo aver giocato un primo tempo dignitoso all'Etihad Stadium, l'Atalanta si supera a San Siro con una ripresa che rimarrà nella storia del club orobico. Sotto di un gol all'intervallo, i nerazzurri sono stati infatti capaci di rimontare e di mettere all'angolo i campioni di Inghilterra sfiorando l'impresa nel finale di partita quando il City è rimasto in dieci uomini e con in porta il difensore Kyle Walker. Il pareggio finale regala dunque una serata speciale a Gomez e compagni e un punto che consente alla Dea di provare a chiudere il girone almeno al terzo posto.
Sterling gela San Siro
Reduce dalle tre sconfitte europee e dall'ultimo inaspettato passo falso in campionato, Gasperini chiede all'Atalanta almeno un punto per rimanere in corsa per l'Europa League e un pronto riscatto contro una delle squadre più forti al mondo. La dolce illusione del tecnico bergamasco dura però pochi minuti: giusto il tempo di mettersi le mani nei capelli per l'occasione sciupata da Hateboer dopo quattro giri di orologio. Il Manchester City, sbarcato a Milano per vidimare il suo passaggio agli ottavi di finale, piazza infatti il primo colpo della serata al settimo minuto con Sterling: liberato al tiro da un magnifico colpo di tacco di Gabriel Jesus.
Senza un giocatore come Duvan Zapata, capace di far salire e respirare i compagni, la Dea non riesce ad entrare nell'area di Ederson e deve faticare come non mai per arginare la marea gialla (il colore della maglia del City) e per rimanere aggrappata alla partita. Le emozioni arrivano infatti tutte nell'area di Gollini. Sterling, il migliore dei suoi nel primo tempo, va vicino alla doppietta e a negargliela è un grande intervento difensivo di Hateboer. Al 43esimo è invece Gabriel Jesus a calciare sul fondo un calcio di rigore, provocato da un tocco con un braccio di Ilicic su punizione dal limite dello stesso Sterling.
City in difficoltà
Colpevole di non aver chiuso la partita ed entrato in campo nella ripresa con troppa sufficienza, il Manchester City accusa il ritorno dell'Atalanta. Spinta dal tifo incessante del popolo nerazzurro, la squadra di Gasperini dimostra di essere ancora in partita e trova il pareggio al 49esimo grazie ad un stacco di testa di Pasalic che batte Claudio Bravo: entrato dopo l'intervallo al posto di un acciaccato Ederson. Rispetto al primo tempo, i bergamaschi giocano con più intensità e coraggio e affrontano alla pari il City ottenendo anche un maggior possesso palla e sfiorando il raddoppio con Djimsiti.
Il secondo cambio per Guardiola è di quelli pesanti: dentro Sergio Aguero e fuori Gabriel Jesus. L'ingresso del ‘Kun', che all'andata aveva ribaltato la partita dell'Etihad, non sposta però l'ago della bilancia. Anzi, clamorosamente in difficoltà, soprattutto nella costruzione della manovra, gli inglesi si complicano la vita con l'espulsione di Claudio Bravo: rosso che obbliga Guardiola a richiamare Mahrez e mandare tra i pali il difensore Kyle Walker. Nel primo dei sette minuti di recupero Gasperini si gioca il tutto per tutto con la carta Muriel: un cambio che però arriva troppo tardi e che non serve alla Dea per trovare la vittoria finale.