Cesare Prandelli a 67 anni torna nel calcio dalla porta principale: Gravina lo chiama, accordo vicino

Cesare Prandelli aveva annunciato il suo ritiro da allenatore nel marzo del 2023 – a due anni dalla sua ultima panchina alla Fiorentina, da cui si era dimesso per motivi personali – e sembrava essere stata quella la sua ultima pagina nel mondo del calcio. Ma non è così: oggi, a 67 anni, l'ex centrocampista scudettato con la Juve negli anni '80, poi CT della nazionale italiana e due volte vincitore della Panchina d'Oro (2006 e 2007) e miglior allenatore agli Oscar del calcio (2008) durante gli anni viola, sta per rientrare nel giro e con ogni probabilità lo farà dalla porta principale. Il presidente federale Gabriele Gravina lo ha chiamato per fargli ricoprire il ruolo – finora inedito per il nostro movimento – di Direttore Tecnico della FIGC. Poco dopo, è arrivata la smentita FIGC a chiudere le indiscrezioni.

Il presidente federale Gravina ha offerto a Cesare Prandelli il ruolo di Direttore Tecnico
La Federcalcio italiana non ha mai avuto un DT, anche se Marcello Lippi ci è andato vicino in passato, ma all'estero questa figura di supervisione e indirizzo è molto diffusa. Gravina ha contattato Prandelli e le parti sono vicine all'accordo, racconta la Gazzetta dello Sport. Del resto lo stesso numero uno federale aveva messo nero su bianco nella sua "Piattaforma programmatica 2025-2028" "l'introduzione della figura del Direttore Tecnico federale".
La nomina ufficiale di Prandelli potrebbe arrivare nel prossimo giugno, con atto del presidente Gravina, d'intesa col presidente dell'assoallenatori Ulivieri. Parallelamente dovrebbe avvenire anche l'avvicendamento alla guida del Settore Tecnico, con Mario Beretta – già due volte consigliere federale – al posto di Demetrio Albertini.

Prandelli DT della Federcalcio italiana: ruolo e compiti
Prandelli, che recentemente ha raccontato di essersela vista molto brutta a causa di "una fortissima e improvvisa polmonite" e di essere stato "fortunato", torna dunque in Federazione a 11 anni dalle sue dimissioni da CT della nazionale dopo l'esito infelice dei Mondiali in Brasile. Il suo nuovo ruolo di Direttore Tecnico, che lo assimilerà a quello che ad esempio fa Rudi Voeller in Germania, vedrà Cesare fare da cuscinetto tra la squadra nazionale e la federazione, metterci la faccia quando necessario, oltre svolgere compiti di regia e coordinamento tra il settore tecnico, il settore giovanile e scolastico, i centri federali e il Club Italia che riunisce le nazionali. Strettissimo ovviamente sarà il rapporto con l'attuale CT Luciano Spalletti e anche con Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili.
La smentita della FIGC: "Nessun ruolo da DT previsto"
La Federcalcio ha smentito l'indiscrezione, poche ore dopo che era stata diffusa via stampa: "La Figc non ha in programma di nominare un direttore tecnico. L'assetto attuale con Luciano Spalletti commissario tecnico, Maurizio Viscidi coordinatore delle nazionali giovanili e Gianluigi Buffon sempre più coinvolto nel Club Italia offre piena garanzia per il presente e per il futuro. Peraltro – hanno aggiunto da Via Allegri a LaPresse – nel programma di Gravina è previsto un innovativo progetto che unisce le competenze di Settore Tecnico, Settore Giovanile e Scolastico e Club Italia".