Cesare, Paolo e Daniel Maldini, una dinastia in Nazionale: quali sono le 8 grandi famiglie del calcio
Daniel Maldini è una delle quattro novità di Spalletti per le partite con Belgio e Israele. Il suo nome è quello che ha colpito di più, anche all'estero, perché Maldini è un nome importante, pesante nel mondo del calcio. Daniel è il terzo della famiglia a raggiugnere la Nazionale dopo papà Paolo e nonno Cesare, due miti del calcio italiano. Ma nel mondo quante famiglie possono dire di aver avuto tre generazioni differenti in nazionale? La risposta è semplice: pochissimi.
Cesare, Paolo e Daniel: i tre Maldini in Nazionale
Cesare Maldini è stato anche c.t. dell'Italia, per un breve ma intenso periodo, esordì a gennaio del 1997 e rimase in carica fino al luglio del 1998, quando gli Azzurri persero ai rigori con la Francia nei quarti di quel Mondiale. Cesare Maldini è stato un grandissimo difensore, è stato il capitano del primo Milan vincitore della Coppa dei Campioni. Con l'Italia giocò 14 partite prendendo parte ai Mondiali del 1962.
Suo figlio Paolo è stato uno dei difensori più forti nella storia del calcio, non solo quello italiano. Maldini ha segnato più di un'epoca, ha giocato una vita con il Milan – in 25 campionati diversi ha disputato 902 partite ufficiali – ha vinto tutto con i rossoneri. Con l'Italia è stato poco fortunato: tre eliminazioni consecutive ai rigori ai Mondiali ('90, '94, '98), più il golden gol della Corea del Sud e Byron Moreno. Terzo all-time come presenze: 126 caps. Un capitano vero.
Ora tocca a Daniel Maldini, elogiato da Spalletti che potrebbe farlo già esordire nelle prossime due sfide di Nations League. Tre Maldini in Nazionale per l'Italia sono un primato assoluto, ma anche a livello globale si trovano pochi esempi simili.
I Kluivert e gli Alonso
Ci sono casi di nonno, figlio e nipote in una singola nazionale. Non molti e senza il peso e l'importanza di un nome come quello di Maldini. Si va in Spagna e si trova una famiglia importante quella che ha visto in epoca recente con la Roja Marcos Alonso, ex di Fiorentina e Chelsea, che ha disputato 9 partite in nazionale ma né un Mondiale né un Europeo, ha seguito le orme del papà, suo ominimo, che giocò 22 partite con la Spagna e raggiunse la finale di Euro '84, e del nonno, noto Marquitos, un difensore del Real degli anni '50 che giocò 2 match con la nazionale.
Poi ci sono i Kluivert. In questo caso il più famoso è Patrick, che è stato anche attaccante del Milan ma soprattutto di Ajax e Barcellona. Con l'Ajax ha vinto la Champions, ha disputato tre Europei e un Mondiale (4° posto a Francia '98), 79 presenze e 40 gol con la nazionale. Niente male. Patrick figlio di Kenneth, attaccante pure lui ma non di primissima fascia, 3 presenze con il Suriname, e padre di Justin, una cinquantina di partita con la Roma, solo un paio con gli Oranje.
Tre generazioni di Stankovic, Gudjohnsen e Weiss
Tre generazioni anche per gli Stankovic. Anche in questo caso il più noto è il mediano e cioè Dejan, che è stato tra i protagonisti del triplete dell'Inter che ha giocato oltre 100 partite in nazionale e vinte numerosi trofei. Il papà e la mamma di Dejan sono stati entrambi calciatori, ma papà Borislav la nazionale non l'ha nemmeno sfiorata. Poi c'è il figlio di Dejan, Filip, che non fa né l'attaccante come il nonno né il centrocampista ed è un portiere: in questa stagione dopo aver difeso i pali della Sampdoria è al Venezia, lo scorso anno è stato anche convocato dalla Serbia.
Più sostanzioso il curriculum della famiglia Gudjohnsen con la nazionale dell'Islanda, perché hanno giocato con la nazionale nonno Arnor (79 presenze, 14 gol) che il più noto Eidur (88 partite, 26 gol) ex Chelsea, che disputò anche una partita con l'Islanda con il papà (hanno 17 anni di differenza), e poi ci sono i figli dell'ex bomber dei Blues: Andri e Svenin, attaccanti pure loro e con diverse partite in nazionale.
E ci sono i Weiss. Anche in questo tre generazioni in nazionale: nonno, padre e figlio, che hanno tutti lo stesso nome: Vladimir. Il capostipite è stato un difensore con 3 presenze con la maggiore e con la medaglia d'argento ai Giochi del 1964, poi è stato protagonista il centrocampista Weiss, oltre trenta presenze in nazionale e con la partecipazione a Italia '90. Poi Weiss è diventato c.t. della Slovacchia. L'ultimo è stato il classe 1989, transitato dal Pescara, ha giocato 77 partite con la nazionale, con la quale ha disputato i Mondiali del 2010 e due volte gli Europei.
Nelle famiglie con tre generazioni di calciatori vanno citati anche quelle di Diego Forlan e del Chicharito Hernandez. Con una discendenza differente. Perché sia Forlan che il papà sono stati calciatori, come lo è stato anche il nonno materno dell'attaccante uruguagio. Simile il discorso per Javier Hernandez, calciatore messicano come il papà (detto Chicaro per via degli occhi verdi) e il nonno materno dell'ex Manchester United.