C’era un bambino che aveva un sogno: “Giocare ai Mondiali, il mio idolo è Messi”. Ora è tutto vero
L'Argentina è in finale della Coppa del Mondo 2022 e tra i protagonisti di questa meravigliosa cavalcata c'è un ragazzo che non era troppo considerato all'inizio del torneo. Questo ragazzo si chiama Julian Alvarez, è del 2000 e la scorsa estate si è accasato al Manchester City dopo essere cresciuto nelle giovanili del River Plate fino ad arrivare alla prima squadra.
Attaccante di razza, sa fare gol in tutti i modi, è dotato di buona tecnica individuale ed è molto intelligente tatticamente: un calciatore che con il lavoro si sta conquistando il suo spazio e si sta facendo conoscere dal grande pubblico.
La Araña, come viene chiamato fin da piccolo perché sembrava che avesse più di due gambe e mostrava già una grande capacità di controllare la palla, si è ritrovato titolare della Seleccìon dalla gara con la Polonia e da quel momento non è più uscito dall'undici tipo di Scaloni.
È una storia molto bella quella Julian Alvarez, visto che 10 anni fa chiedeva una foto-ricordo a Lionel Messi, di cui era un fan, e ora gioca e segna insieme a lui. Una vera e propria favola.
A 11 anni, quando giocava nella squadra della sua città natale, l'Atletico Calchin, venne intervistato: alla domanda "qual è il tuo sogno nel calcio?" rispose "giocare un Mondiale" e poco dopo ha indicato in "Messi" come suo idolo.
Undici anni dopo Julian sta realizzando il suo sogno e lo sta facendo al fianco del suo idolo: domenica a Lusail potrebbe addirittura vincerla la coppa, con quello che fino a pochi anni prima era l'esempio da imitare.
Dopo la rete contro la Polonia, Julian ha continuato ad essere incisivo sia in zona gol che nello scacchiere tattico di Scaloni: negli ottavi di finale ha sentenziato l'Australia con una rete di rapina e in semifinale è arrivata la doppietta che ha spianato la strada della finale alla Seleccìon.
La sua gara contro la Croazia in numeri è spaventosa: 85.71% di precisione nei passaggi, 28 tocchi di palla, ha toccato 4 volte il pallone nell'area avversaria, 2 palle recuperate, 2 duelli vinti, 2 tiri in porta e 2 goal. Julian è diventato il secondo calciatore più giovane a segnare una doppietta in una semifinale di Coppa del Mondo: è andato a segno a 22 anni e 316 giorni, solamente Pelé è riuscito a fare meglio nel 1958 quando con il Brasile stese la Francia segnando addirittura una tripletta a 17 anni e 249 giorni.
La sua intelligenza tattica e la sua capacità di adattarsi a diverse idee tattiche ha portato Scaloni a preferirlo a Lautaro Martinez, che era stato il titolare nella cavalcata in Copa America nel 2021 e all'inizio dei Mondiali: Alvarez è solo l'ultimo prodotto di una scuola di attaccanti superlativi come quella argentina e l'Albiceleste per i prossimi anni è in ottime mani.