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Cene e allenamenti, così è esploso il focolaio Covid in Nazionale: tremano Donnarumma e Insigne

Con un ‘minicluster’ nel gruppo dei portieri azzurri all’interno del focolaio Covid divampato all’interno dell’Italia, ci sono motivi di forte preoccupazione per il Milan circa una possibile positività anche di Gigio Donnarumma. Stesso timore per il Napoli per Meret, ma anche per Insigne, che ha diviso il tavolo in ritiro con Bonucci, Verratti e Sirigu.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo le notizie di ieri sulle positività di Florenzi, Grifo, Cragno e un giocatore del Torino non comunicato dal club granata ma che sarebbe Sirigu, a cui si è aggiunta oggi quella dello juventino Bernardeschi, si può ben parlare di focolaio Covid-19 all'interno dell'Italia, con tutti i pericoli del caso di ulteriore diffusione del contagio all'interno dei rispettivi club cui hanno fatto ritorno dopo il triplice impegno di qualificazioni mondiali con la maglia azzurra.

Il totale dei contagiati adesso è di ben 15: un dipendente federale, 7 membri dello staff di Roberto Mancini e 7 giocatori, visto che i 5 di cui sopra si sono aggiunti ai primi due casi emersi, ovvero Bonucci e Verratti. Grande la preoccupazione dunque nelle società di Serie A, che stanno tamponando a manetta chi è tornato dalla Nazionale, se non addirittura – con scelta molto responsabile – decidendo a prescindere di non utilizzarli, come ha fatto il Sassuolo sabato scorso contro la Roma.

In  particolare c'è paura in casa Milan e Napoli, per quello che a tutti gli effetti appare essere un ‘minicluster' nel focolaio azzurro: il gruppo dei portieri. Il coronavirus ha infatti colpito finora il preparatore dei portieri dell'Italia e due estremi su quattro convocati da Mancini: Cragno e Sirigu.

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Restano Meret, che il Napoli ha schierato contro il Crotone e che anche all'ultimo tampone è risultato negativo, e Gigio Donnarumma, per il quale il livello di preoccupazione è ancora più elevato, anche perché al discorso portieri ci aggiunge il fatto di essere stato seduto al fianco di Bonucci nel volo di ritorno da Vilnius.

Di più, Donnarumma a Coverciano – ma anche a Parma, Sofia e Vilnius, insomma durante l'intero ritiro dell'Italia – era seduto allo stesso tavolo di Bonucci, Verratti e Sirigu. A quello stesso tavolo peraltro c'era un quinto commensale, Lorenzo Insigne, che aveva partecipato anche al brindisi per le 100 presenze in azzurro di Bonucci. Questa convivialità così grande ha fatto ovviamente salire il livello di preoccupazione anche in casa Napoli, dove dunque si teme non solo un possibile contagio di Meret, ma anche del proprio capitano.

Il rischio, insomma, che anche Donnarumma, Insigne e Meret possano essere stato infettati viene considerato molto elevato e finché non passeranno i giorni di possibile incubazione del virus, in casa Milan e Napoli si dovrà convivere con la legittima apprensione.

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