Cellino: “Balotelli non è interessato al Brescia perché se retrocediamo sarà libero”
Il B&B è andato male. L'accoppiata Brescia–Balotelli è fallita. La Serie A ripartirà il 20 giugno ma il campionato per Mario (per nulla super) è già finito. A inizio settimana nemmeno s'è presentato all'allenamento e, quando lo ha fatto, è apparso chiaro a tutti che avesse la testa altrove. Se n'è accorto, suo malgrado, anche il presidente, Massimo Cellino, che considera archiviata l'esperienza dell'attaccante. La definisce un errore, uno sbaglio aver puntato su di lui, aver creduto che riportarlo nella sua città potesse solo giovargli.
I numeri, il trend di rendimento (5 gol in 19 presenze) e poi gli effetti devastanti della pandemia (ha spezzato quel filo già sottile sul quale si reggeva l'equilibrio) hanno dato il colpo di grazia al giocatore. Balotelli non ci crede più e forse (ma questa è sensazione comune a molti colleghi) non ha voglia di sottoporsi allo stress psico-fisico vincolato al calendario e agli orari serrati per le partite.
Entrambi abbiamo commesso un errore – ha ammesso Cellino nell'intervista alla BBC ma senza dare tutte le colpe solo al giocatore -. Portarlo a Brescia, nella sua città, credevo che rappresentasse per lui uno stimolo importante. Al tempo stesso penso sia stato gestito male dal mio precedente allenatore.
Cosa succederà adesso? Il futuro immediato è un'incognita, quello prossimo è già stabilito: da contratto, se il Brescia retrocede in Serie B, Mario Balotelli può liberarsi senza alcun problema. Sul tavolo del suo agente sono arrivate proposte dagli Stati Uniti, dal Brasile e dalla Turchia, nelle prossime settimane si vedrà quale strada prenderà. E questa porzione di Serie A per lui resta una sorta di appendice.
Mario non è interessato al futuro del club. Ha un contratto per la Serie A ma non per la B. Se retrocediamo sarà libero di andare dove vuole e penso che non sia più intenzionato a restare in Italia.
