Ceferin, presidente Uefa: “Chi non può garantire tifosi sugli spalti non potrà ospitare Euro 2020”
Euro 2020 è stato rimandato di un anno. L'edizione numero sedici degli Europei si dovrebbe giocare in dodici paesi diversi dall'11 giugno all'11 luglio. L'Inghilterra, dopo l'apertura del Presidente del Consiglio Boris Johnson, si è proposta come organizzatrice unica della manifestazione. Dopo Pasqua si dovranno necessariamente stringere i tempi. Il presidente della UEFA Ceferin ha fatto sentire la sua voce e ha lanciato un messaggio molto chiaro, l'Europeo non dovrà giocarsi a porte chiuse e le nazioni che non potranno garantire la presenza sugli spalti dei tifosi: "Ogni paese che ospita le gare di EURO 2020 deve garantire la presenza di tifosi nelle partite. Lo scenario ideale per noi è composto da dodici paesi che organizzano la manifestazione, ma se questo non è possibile, il torneo continuerà in dieci o undici nazioni".
Si deciderà nel mese di aprile
Il discorso del presidente della UEFA è chiarissimo. Nelle partite dell'Europeo i tifosi devono esserci, le nazioni che vogliono ospitare la manifestazione devono consentire agli spettatori di entrare negli stadi. Ma non tutte le nazioni ospitanti sembrano certe di aprire gli stadi la prossima estate, chi non potrà garantirlo sarà depennato dall'elenco e le sedi di alcuni incontri potrebbe essere modificata: "Abbiamo diversi piani, ma l'unica certezza che abbiamo oggi è che nessuna partita di Euro 2020 in uno stadio vuoto è fuori discussione". Il Comitato Esecutivo della UEFA si riunirà il 19 aprile, il giorno seguente si terrà un Congresso in cui verrà presa una decisione definitiva. Dunque tutte e dodici le nazioni hanno a disposizione un mese per decidere.
Inghilterra pronta a subentrare
Mentre il Premier inglese Johnson è pronto a ospitare tutto l'Europeo, due città britanniche Glasgow e Dublino rischiano di essere escluse. Perché i governi scozzesi e irlandesi non dovrebbero permettere ai tifosi di assistere agli incontri dal vivo. L'Inghilterra sarebbe la sede ideale anche per motivi logistici in caso di rinuncia di Glasgow e Dublino.
Gli stati che ospiteranno le partite di Euro 2020
La gara inaugurale si dovrà disputare l'11 giugno all'Olimpico di Roma, mentre le semifinali e la finale si disputeranno invece a Wembley. Questi i dodici stadi di Euro 2020:
- Amsterdam (Paesi Bassi) – Johan Cruyff Arena;
- Baku (Azerbaigian) – Stadio Olimpico;
- Bilbao (Spagna) – San Mames;
- Bucarest (Romania) – Arena Nationala;
- Budapest (Ungheria) – Puskas Arena;
- Copenaghen (Danimarca) – Parken Stadium;
- Dublino (Repubblica d'Irlanda) – Aviva Stadium;
- Glasgow (Scozia) – Hampden Park;
- Londra (Inghilterra) – Wembley;
- Monaco di Baviera (Germania) – Allianz Arena;
- Roma (Italia) – Stadio Olimpico;
- San Pietroburgo (Russia) – Stadio Krestovsky.