video suggerito
video suggerito
Superlega europea di calcio

Ceferin minaccia Juve e Milan: “Fuori dalla Champions chi è nella Superlega”

Perdonare va bene, ma essere presi per stupidi no. Il presidente dell’UEFA Alexander Ceferin minaccia senza giri di parole i club che ancora oggi sono dentro al progetto Superlega, avendo solo deciso di rimandarlo a tempi migliori: “Se dicono che sono una Superlega, allora non giocano in Champions League, ovviamente”.
A cura di Paolo Fiorenza
592 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nessuna rappresaglia, nessuna esecuzione sommaria, nessuna espulsione dalle attuali semifinali delle coppe europee. Ma la ‘ribellione' dei club che hanno dato vita alla fallita Superlega non può finire a tarallucci e vino. Certamente non per chi ancora oggi insiste a non abbandonare il progetto, rimandandolo a tempi migliori.

O dentro o fuori, ora o mai più. Questo è il senso delle parole di Alexander Ceferin all'agenzia AP: "È chiaro che i club dovranno decidere se sono una Superlega o se sono un club europeo. Se dicono che sono una Superlega, allora non giocano in Champions League, ovviamente… e se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro stessa competizione".

E poiché, come detto chiaramente da Florentino Perez, "Juventus e Milan sono ancora dentro", ecco che l'invito del presidente UEFA è rivolto a loro, oltre che a Real Madrid e Barcellona. Sono questi i quattro club che – dopo l'addio delle 6 inglesi nella serata di martedì e poi l'indomani quello di Inter e Atletico Madrid – ancora tengono in piedi il fantasma della competizione che doveva "salvare il calcio".

Immagine

Ma adesso è arrivato il momento delle scelte, anche se bisogna ricordare che le procedure di uscita non sono semplici come bere un bicchier d'acqua e c'è anche la questione delle penali, con dettagli e cifre che sono noti solo agli interessati. Questo spiega i comunicati dei club, con giri di parole che parlano di "procedure avviate" e non sono netti come ci si aspetterebbe da chi ripudia completamente un progetto.

È chiaro che ci sarà molto lavoro da fare per gli uffici legali, intanto Ceferin va dritto per la sua strada, forte del consenso di tifosi e opinione pubblica: "Stiamo ancora aspettando il parere legale e poi parleremo, ma tutti devono affrontare le conseguenze delle loro decisioni e lo sanno. Per me è una situazione molto diversa tra i club che hanno ammesso il proprio errore e hanno detto: ‘Lasceremo il progetto'. Gli altri fondamentalmente sanno che questo progetto è morto, ma probabilmente non vogliono crederci. Abbiamo concordato oggi all'Esecutivo di prendere contatto con le federazioni calcistiche, le federazioni nazionali e le leghe interessate. Lo faremo la prossima settimana e vedremo. Sarebbe bello poter vedere cosa possono fare singole leghe, cosa possono fare le federazioni e cosa può fare la UEFA".

La settimana prossima se ne sapra di più, ma non finisce qua.

592 CONDIVISIONI
218 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views