Ceferin attacca Juve, Real e Barcellona: “Per loro la Terra è piatta e la Superlega esiste ancora”
No, che non finirà con una semplice tirata d'orecchie la storiaccia della Superlega. Non può finire così, soprattutto se ancora adesso alcuni dei club scissionisti insistono a dire che la competizione esiste ancora e adottano formule vaghe con cui fanno intendere di essersi acquattati in attesa di tempi migliori per riprovare il colpo di mano.
Intervistato dal ‘Daily Mail', Alexander Ceferin tuttavia fa dei distinguo importanti tra i peggiori della compagnia e quelli che hanno fatto in tempo a salvarsi, e ancora quelli che stanno a metà tra le due categorie: tre gruppi di club e presumibilmente tre tipi diversi di responsabilità e di possibili sanzioni. Nessuno di loro comunque ne uscirà scrollandosi solo di dosso un po' di polvere per il crollo del fantomatico torneo.
"Vediamo. Tutti devono affrontare delle conseguenze per ciò che hanno fatto e non possiamo fingere che non sia successo niente. Non puoi fare una cosa del genere e dire semplicemente: ‘Sono stato punito perché tutti mi odiano'. Non hanno problemi a causa di nessun altro se non se stessi. Non va bene quello che hanno fatto e vedremo nei prossimi giorni cosa dobbiamo fare. Tuttavia per me c'è una netta differenza tra i club inglesi e gli altri sei. Gli inglesi si sono ritirati per primi, hanno ammesso di aver commesso un errore. Devi avere una certa statura per dire: ‘Mi sbagliavo'. Per me ci sono tre gruppi di questi 12 club: i 6 inglesi che sono usciti per primi, poi gli altri tre dopo di loro (Atletico Madrid, Milan, Inter), e poi quelli che credono che la Terra è piatta e pensano che la Superlega esista ancora. E c'è una grande differenza tra loro. Ma tutti saranno ritenuti responsabili. In che modo vedremo".
Il presidente dell'UEFA torna poi ancora sul voltafaccia del suo (ex) amico Andrea Agnelli. Mancavano solo poche ore all'Esecutivo di lunedì in cui si sarebbe dovuta annunciare ufficialmente la nuova Champions League e Ceferin aveva preparato un discorso in cui avrebbe ringraziato proprio il numero uno della Juventus.
"È stato molto stressante. Mi sentivo come se fossi stato messo in una lavatrice. Sabato sono andato in Svizzera dal mio paese d'origine, otto ore di macchina. Avevo tutto pronto per parlare delle riforme, c'era tutto nel mio discorso. Stavo persino ringraziando Agnelli. Da allora ho cambiato il discorso quattro volte. Stavano preparando cose che non mi hanno detto, il ragazzo mi ha mentito dicendo: ‘Non è vero, non è vero'. Alla fine è successo e devo raccontare pubblicamente quello che è successo".
Adesso c'è da capire in cosa si sostanzieranno i provvedimenti per i ‘rivoltosi' a livello europeo. Anche la Serie A ribolle,con 11 club che nella serata di sabato hanno spedito una lettera al presidente di Lega Dal Pino per chiedere sanzioni per Juventus, Inter e Milan. Quello che è certo è che da oggi in poi tutti i club dovranno sottoscrivere un impegno pluriennale a non creare e/o partecipare in futuro ad alcuna competizione che non sia sotto l'egida dell'UEFA, altrimenti non potranno iscriversi né alla Champions nè ai tornei nazionali.