Cecchi Gori ricoverato al Policlinico di Roma: crisi respiratoria per l’ex presidente della Fiorentina
Vittorio Cecchi Gori è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma per "insufficienza respiratoria". A riportare la notizia è Angelo Perrone, press agent e amico di Rita Rusic, che ospite di Storie Italiane su RaiUno ha spiegato: "Vittorio era entrato lunedì al Gemelli per controlli previsti e legati ad una saturazione bassa, poi ieri ha avuto una crisi respiratoria ed è stato trasferito in terapia intensiva, per insufficienza respiratoria".
Il produttore cinematografico lo scorso fine settimana aveva accusato un malessere a livello di battiti cardiaci molto bassi ed era stato preventivato il ricovero lunedì per accertamenti respiratori: nella notte tra lunedì e martedì c'è stata una crisi respiratoria che ha imposto il cambiamento di reparto.
Per chi non lo ricordasse, Vittorio Cecchi Gori è stato presidente della Fiorentina dal 1993 al 2002 e con lui la squadra toscana ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana nel 1996 e un'altra Coppa Italia nel 2000-2001. Dopo il periodo d'oro, iniziò il declino dell'avventura da patron con l‘istanza fallimentare del Tribunale di Firenze dell'estate 2001 che portò alla messa in vendita del club: in seguito a diverse aste deserte arrivò il fallimento e successivamente la società venne acquisita dalla famiglia Della Valle.
Già nel 2017 Cecchi Gori era stato ricoverato, sempre al Gemelli di Roma, per un'ischemia cerebrale. Angelo Perrone ha proseguito così il suo intervento: "La situazione è apparsa molto grave come quella di 7 anni fa". In quell'occasione il figlio del noto produttore cinematografico Mario Cecchi Gori rimase in ospedale per oltre due mesi.
In una vecchia intervista al quotidiano La Repubblica, Vittorio Cecchi Gori parlava così della sua parentesi da patron della Fiorentina: "All’inizio tutta Firenze ci chiese di prendere in mano la squadra di calcio e lo facemmo volentieri. Fu un atto sentimentale. Tra l’altro il babbo e la mamma si erano conosciuti allo stadio durante una partita di Fiorentina Juventus. Il business dei diritti venne dopo. Avevo in mano le due cose più popolari in Italia: il cinema e il calcio. Era l’occasione per rendere il Gruppo Cecchi Gori protagonista. Con Murdoch e Telecom avevamo creato Stream, che è il progenitore di Sky. La piattaforma digitale dove poter vedere on demand calcio e cinema. Fui praticamente estromesso con un aumento mostruoso di capitale deciso completamente fuori dagli accordi siglati precedentemente. Non mi sono accorto di nulla fino a quando le cose hanno cominciato a travolgermi. A quel punto ho avuto la certezza che il sistema economico finanziario e della comunicazione, che in quegli anni stava consolidando il proprio potere, aveva deciso di portarmi via tutto. È stato come sparare sulla Croce Rossa. Babbo Mario? Mi emoziona ancora pensare alle volte in cui si andava insieme allo stadio”.