video suggerito
video suggerito

Cassano svela la bugia sulla Juventus raccontata a sua madre: “Tranquilla mamma, ascolto te”

Le calciatore ha spiegato in un’intervista il retroscena del trasferimento in giallorosso e non in bianconero. “Lì mi avrebbero dato il doppio del grano”. E ha descritto il dialogo con la mamma sulla sua scelta.
A cura di Maurizio De Santis
47 CONDIVISIONI
Immagine

Nell'estate del 2001 Antonio Cassano era un ragazzo di 19 anni che aveva già incantato la Serie A con la maglia del Bari. La Juventus e la Roma vincitrice dello scudetto avevano messo gli occhi su quel giovane calciatore di talento. A Torino si mossero per tempo, allora Luciano Moggi aveva messo sul tavolo quella bozza di accordo che sembrava aver instradato l'operazione ma fallì tutto per volontà del giocatore. "L'ho incontrato qualche tempo fa (il riferimento è all'ex dirigente bianconero, ndr) e mi ha detto: ti avrei cambiato la vita. E io gli risposti: sì… mi avresti cacciato dopo due giorni".

È l'incipit del racconto di Cassano di quei giorni cadi delle trattative in cui disse una bugia alla madre sulla ‘vecchia signora' mentre in cuor suo sapeva già cosa fare. "C'era un'intesa con la Juve e avremmo dovuto incontrarci con il mio ex procuratore ad Avellino – ha aggiunto nell'intervista a Gianluca Gazzoli, durante il podcast BSMT – ma quando mi ha chiamato la Roma che mi aveva raddoppiato l'ingaggio e offerto la possibilità di andare a giocare in una città meravigliosa, con Totti…".

Immagine

Com'è andata a finire la storia è noto, ma la cesura nel discorso serve a Cassano per spiegare la frottola detta alla mamma per giustificare che non sarebbe mai andato alla Juventus. "Mi ricordo che mi disse: Antonio, a Torino quando stendi i panni s'indostn (diventano duri per il clima rigido al Nord, ndr). Le risposi no, no tranquilla ascolto te". In realtà lui sapeva già benissimo cosa fare: preferiva avere addosso la maglia giallorossa, gli piaceva il contesto ambientale, arrivava in una squadra che beneficiava di un grande carico d'entusiasmo per il titolo conquistato e poi c'era un altro particolare.

"Lì mi avrebbero dato il doppio del grano", dettaglio tutt'altro che trascurabile rispetto all'Urbe baciata dal sole e al corredo accessorio di motivazioni che possono esaltare i sogni di un giovane calciatore pronto a esplodere. "Mamma, non ti preoccupare che i panni a Roma non diventano duri", è la chiosa divertita di quella menzogna pronunciata a fin di bene alla mamma che aveva a cuore il suo futuro.

Immagine

Nel corso della narrazione Cassano si è soffermato anche sul rapporto con Totti (iniziato con i migliori auspici e poi incrinatosi per una serie d'incomprensioni) e concesso anche un altro piccolo retroscena sul (mancato) rinnovo che gli avrebbe spalancato le porte del Real Madrid. "Quando sono arrivato a Roma vivevo a casa della famiglia di Francesco, mi avevano accolto come fossi figlio loro – ha aggiunto Cassano -. Poi mi ricordo che litigai con lui perché non trovavo l'assegno che mi aveva dato la Roma: lo avevo lasciato sotto il sediolino dell'auto e io invece pensavo che se lo fossero presi loro". Roma e Totti sono solo una parte delle perle concesse, ma nella lunga chiacchierata ha toccato anche la storia del messaggio di Cristiano Ronaldo, la follia di aver comprato ben 9 macchine in un anno e l'amicizia compromessa con Vieri per com'è finita l'esperienza della Bobo Tv.

47 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views