Cassano sdegnato per la mancia al ristorante: “Conto di 420 euro, poi leggo sotto. Me ne sono andato”

Antonio Cassano è una fucina di aneddoti con cui intervalla i commenti calcistici dispensati nelle dirette streaming con i compari Lele Adani e Nicola Ventola. Il 42enne barese recentemente è stato a New York con la famiglia, un soggiorno molto piacevole. Tuttavia, tra tanti bei ricordi, in primis la gara di playoff NBA tra i Knicks e i Detroit Pistons al Madison Square Garden, se n'è portato dietro uno che lo invece ha fatto arrabbiare non poco e che racconta ora, accompagnandolo con invettive rivolte a chi lo voleva ‘fregare' imponendogli una mancia ritenuta esorbitante dopo un pasto neanche eccezionale in un ristorante newyorkese. Un'esperienza peraltro non nuova per lui, visto il precedente simile nel locale di Salt Bae in Grecia.
Antonio Cassano, vacanze a New York: "Antipasti per quattro e una pizza, 475 dollari"
"A New York sono stato veramente bene, però devo raccontare un aneddoto – attacca Cassano durante ‘Viva el Futbol' – Vado a mangiare in un ristorante, non faccio neanche pubblicità dicendo il nome…. antipasti e una pizza, 475 dollari. Ho preso antipasti per noi quattro (lui, la moglie Carolina e i due figli Christopher e Lionel, ndr), che erano un piatto a testa, e una pizza che abbiamo messo in mezzo alla tavola".
Un pasto consumato velocemente aggiunge Fantantonio, visto che "con Carolina e i bambini non si può stare più di dieci minuti al tavolo, mangia e scappa…".
"Il ristorante migliore dove siamo andati è stato da Gallagher's, la carne più buona di New York, un posto meraviglioso, dove tu lì paghi anche di più, ti alzi e dici ‘sono soddisfatto'. Se io vado a mangiare da Tonino Cannavacciuolo e pago 300-400 euro, visto che è un fuoriclasse, dico ne pago 500, perché sei un fenomeno – premette Cassano per far capire il livello non eccelso del ristorante in questione – Vado a mangiare a ‘sto ristorante qua e pago 475 dollari. Arriva un certo punto e vedo che questo qua che parlava mezzo spagnolo mi dice ‘tutto bene?', in spagnolo. Dico: ‘Io bene e tu? Eri felice, sorridente, che è successo? C'è qualcosa che non quadra?'. Erano 475 dollari di conto (poco meno di 420 euro al cambio, ndr), io gli avevo lasciato 500 dollari".
Cassano scopre con sgomento la mancia al 20%: "Col cazzo che te li lascio, decido io!"
"Mi dice: ‘No, ma sai, guarda sotto'. Io vado a leggere sotto, faccio leggere a Carolina – continua Cassano, svelando la scoperta della mancia ‘obbligatoria anzi no' – tu devi dare, non è obbligatorio… io dico ‘cazzo, se gli do 25 dollari, cazzo, in Italia saltano sui tavoli, ti lavano pure la macchina'. Lì è diverso? Diverso un cazzo! Sono 475 di conto, io lascio 25 dollari, abbiamo mangiato una roba al volo, dico ‘cazzo, son contenti'. Il 20%?!? Dico: ‘Scusa, che significa?'. ‘Ah no, dovete lasciare…', ‘Ma è obbligatorio?', ‘No'. Gli ho detto: ‘475'. E non gli ho lasciato neanche 25 dollari. Col cazzo che te li lascio, decido io! Lì devi dare il 20%, 80 euro di mancia! Tu devi dirmi grazie che ti do 25 dollari… c'ho scritto ‘coglione' in fronte che ti regalo i soldi? Non gli ho lasciato neanche i 25 dollari e me ne sono andato".