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Cassano reputa Mourinho così scarso che lo vede bene in un’altra attività: al ristorante

Per Antonio Cassano José Mourinho non è altro che un gestore che ha vinto solo grazie alle grandi squadre che ha avuto: “Come allenatore non mi dà niente, se allena il Real Madrid o allena la Sanmartinese per me è uguale”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Antonio Cassano non è decisamente un estimatore di José Mourinho e non lo nasconde. Il 60enne allenatore portoghese ha un palmarès sterminato, ha vinto ovunque è andato ed anche alla Roma ha lasciato subito il segno vincendo la Conference League al primo anno, mentre in questa stagione non solo è ancora in lizza in Europa League ma è tuttora quarto in campionato a dispetto di una rosa che sembra avere qualcosa in meno delle rivali.

Lo Special One è un vincente seriale, adorato dai tifosi di tutte le sue squadre per il modo viscerale con cui sposa le loro cause, nel salotto di casa ha – tra le decine di coppe – due Champions, due Europa League, ben 8 scudetti tra Portogallo, Spagna, Inghilterra e Italia. Insomma è una leggenda della panchina e non è finita qui. Tutto questo per Cassano ha ben poco valore e ai microfoni della Bobo Tv spiega perché: "Tu mi dici: la Roma come gioca? Non lo so! Hai mai avuto un'idea delle squadre di Mourinho? No! Cosa c'ha? Era un grandissimo comunicatore, era un grandissimo gestore… passato. Oggi per me è un allenatore che se allena il Real Madrid o allena la Sanmartinese per me è uguale".

Tutta la grinta di José Mourinho a bordo campo: per Cassano è solo "cinema"
Tutta la grinta di José Mourinho a bordo campo: per Cassano è solo "cinema"

Il 40enne barese ha sentito le voci su un clamoroso ritorno di Mourinho al Real Madrid, ma la cosa non lo fa arretrare dalle sue convinzioni: "Può allenare il Real Madrid probabilmente, visto che Ancelotti andrà via forse in Brasile, probabilmente Florentino lo riprende. Può allenare lì? Sicuramente, per lo status che si è creato avendo vinto, però può andare anche alla Sanmartinese. Se il Real Madrid vuole parlare di calcio non chiama Mourinho, se invece la Sanmartinese vuole gestire i giocatori e fare un tipo di calcio alla carlona, può chiamare anche Mourinho".

"Mourinho può andare da una parte o dall'altra. Questo mi fa capire che non è un allenatore che mi ha lasciato il segno in questi 40 anni della mia carriera e della mia vita. Mourinho non mi dà niente – sentenzia spietatamente Cassano – Come allenatore io lo vedo: parla, fa il cinema, demanda, mette 7-8 collaboratori che fanno casino, si fa cacciare fuori, tutti vanno in campo. Ma cosa? Calcio… Io da quando avevo 4 anni ho amato il calcio, la palla. Giocare a calcio, non il cinema. Io ogni volta che vedo lui, da quando lo vedo – dal Porto, da quando al gol di Costinha al Manchester United si buttò a scivolone all'Old Trafford – solo cinema, cinema".

Per Cassano che Mourinho faccia l'allenatore è un dettaglio, visto che lo vedrebbe bene anche altrove, se quelle sono le sue uniche abilità… magari in un bel ristorante: "Ha vinto? Ha avuto grandissime squadre. Gestiva? Sì, uno può gestire anche un ristorante. Se non hai le grandi squadre che ti fanno vincere le coppe, eh, non puoi vincere. Io non gli ho mai visto dare un'identità ad una squadra. L'identità che lui dà alle sue squadre? Si buttano nel fuoco per lui? Sicuramente. Fanno disastri e casini? Sì, però per me non è calcio questo, è solo cinema e show". Il buon Mou se ne farà una ragione…

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