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Cassano racconta il ricovero per Covid: “Mi sono cacato addosso, vacciniamoci tutti”

Antonio Cassano racconta con dovizia di particolari la sua battaglia col Covid: “Dolori ovunque, non riuscivo a dormire. Poi sono arrivati la febbre e i tremolii. Da quel momento là non ho sentito più gusti, più sapori, più niente”. E ha perso un bel po’ di chili in circa due settimane.
A cura di Paolo Fiorenza
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Antonio Cassano adesso sta bene, dopo essere tornato a casa in seguito al ricovero resosi necessario per il peggioramento dei suoi sintomi da Covid. Due giorni di esami e cure all'ospedale San Martino di Genova hanno fatto passare lo spavento e ora l'ex attaccante della Nazionale può raccontare cosa gli è successo, come è cominciato tutto e le sofferenze che ha patito.

"Ho avuto due giorni di febbre, un po' di tremolii, però siccome a casa non sapevo cosa fare, a un certo punto dico vabbè vado all'ospedale – comincia così il racconto fatto ieri sera da Fantantonio ai microfoni della Bobo TV – Tramite il dottore della Sampdoria Rollero sono andato in ospedale, ho fatto tutte le analisi: era tutto perfetto, ho fatto anche la tac ed era una lieve polmonite. Mi hanno curato, in due giorni sono tornato a casa, sono tornato negativo questa mattina finalmente dopo venti giorni. A casa l'abbiamo preso tutti e quattro, adesso stiamo bene tutti. La vita va avanti, con attenzione che è la cosa fondamentale, e la vita riparte".

Cassano riavvolge il nastro alla vigilia di Natale, quando doveva ospitare sua madre e i suoceri per il cenone. Tutto annullato all'ultimo minuto: "Il 24 dicembre abbiamo fatto il tampone a nostro figlio ed è risultato positivo, io fin lì stavo bene. Dopo 4 o 5 giorni verso il 29-30 un po' di febbre, un po' di tremolii… misuro la febbre, 38. Tachipirina e scendeva, poi risaliva. Scendeva e saliva, boh. Io non so cosa fare, ho preso e sono andato all'ospedale. Fino a quel momento là avevo mille dolori, poi è scomparso tutto e poi sono iniziati i tremolii verso il 30, il 31. Da quel momento là non ho sentito più gusti, più sapori, più niente. Sono andato all'ospedale, è vero che può essere un raffreddore, può essere un mal di testa, però io non sono mai stato in ospedale. Dico: cazzo, vado in un ospedale, e un po' mi so' cacato addosso".

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Il barese ringrazia chi lo ha rimesso in sesto molto velocemente: "Sono andato lì, lo staff di Bassetti e lui sono stati fantastici: dal primo momento mi hanno fatto la tac, che è risultata una lieve polmonite non interstiziale, non grave, mi hanno iniziato a fare gli antivirali, in due giorni poi sono uscito e da quel momento là non si è più alzata la febbre, niente più tremolii, l'unica cosa ero un po' stanco i primi giorni e infatti ho perso un po' di chili… sei chili in 20 giorni perché non riuscivo neanche a mangiare. Adesso da due-tre giorni pure i tavolini mi mangio…".

Prima che gli salisse la febbre a fine anno, Cassano ha patito forti dolori nelle ossa, in ogni parte del corpo: "I primi 4 giorni non potevo dormire: male alle anche, male alla spalla, alle caviglie, alle ginocchia, al collo, poi il cortisone fa anche dormire poco. Oltre che con mille dolori, il cortisone… mamma mia, mille dolori. Era passata, poi è cominciata un'altra volta la stanchezza, la debolezza – racconta ora, facendo un appello a tutti a vaccinarsi – Ragazzi, vacciniamoci tutti, che è l'unica cosa che veramente ci fa star bene".

"Poi ovviamente mia madre, 78 anni, del Sud, già ha iniziato: è morto, sta male… un casino, lasciamo stare – scherza il 39enne pugliese – Poi qualcuno ovviamente ci ricama: peggioramento, sta male, sta malissimo… Io ovviamente non ho social, non parlo con nessuno… sono stato due giorni all'ospedale per le cure, tutto sommato è andata bene e andiamo avanti".

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