Cassano non vede davvero niente in Barella: “Nel mio 11 non c’è mai. Non ha qualità né personalità”
Antonio Cassano non cambia idea su Simone Inzaghi e neanche su Nicolò Barella, dopo il roboante 6-0 dell'Inter in casa della Lazio che ha portato i nerazzurri a tre punti dall'Atalanta capolista (dovendo ancora recuperare la partita con la Fiorentina). Secondo il 42enne barese, il tecnico non ha fatto alcun lavoro eccezionale, "buttando nel cesso" due Scudetti e non migliorando nessun giocatore (con due eccezioni), mentre il centrocampista della nazionale "nel mio 11 non gioca mai", visto che "non ha imbucata, non ha grande qualità, non ha grande personalità".
Cassano, nel consueto appuntamento a ‘Viva el Futbol', parte da Inzaghi, dopo che Adani ha definito la vittoria dell'Inter all'Olimpico una "masterclass". Fantantonio premette che "fino al 35′ c'è stata solo ed esclusivamente una squadra che ha tentato di vincere la partita", "dove se al posto di Noslin ci fosse stato Higuain, Benzema o Messi era 1-0 per la Lazio e la partita cambiava". Al netto del giudizio sull'ultimo match ("una partita perfetta, ma solo per 55 minuti"), Cassano ribadisce la sua opinione non eccelsa su Simone Inzaghi: "Per quanto riguarda i vostri tanti complimenti all'allenatore, io per un periodo sono stato pro Inzaghi, però c'è stato l'ultimo periodo in cui non posso essere pro Inzaghi, perché se voi mi dite che lui sta migliorando i giocatori, per quanto mi riguarda io non la vedo così".
Cassano e il ritorno di de Vrij: "Inzaghi ha stampa buona, viene coperto per delle situazioni"
L'ex nazionale azzurro cita a sostegno della sua tesi il caso de Vrij: "Perché adesso uno dei migliori che sta giocando e sta facendo anche molto bene è de Vrij, che lui ha sempre abbandonato. Non penso che il merito vada dato a Inzaghi. Poi ovviamente se uno ha la stampa buona viene coperto per delle situazioni, perché fino a quando stava bene Acerbi, non lo cagava mai de Vrij… o sbaglio? Non sto inventando niente, de Vrij oggi è sempre uno dei migliori, de Vrij non è Pizzigoni che non sta in piedi, è un giocatore di altissimo livello. Un giocatore forte forte è stato messo in disparte in questi tre anni, tre anni. Ha sempre giocato Acerbi dove lui l'ha sempre conosciuto, era il suo uomo di fiducia etc".
"Inzaghi ha migliorato solo due calciatori dell'inter in questi anni"
Cassano concede che ci siano stati due soli calciatori migliorati da Inzaghi all'Inter, ma questo non cancella tutti gli altri demeriti: "Io dico che in questa squadra qua, in questi anni qua, io ho visto soltanto due miglioramenti grazie al suo allenatore: uno è Thuram, che non pensavo potesse far così bene e sta continuando a fare ancora meglio quest'anno, l'altro è Dimarco. Allora perché io devo andare a venerare un allenatore dove ha preso una rumba con una squadra meno forte in Champions, e in Champions lui non fa buone gare perché anche con il Lipsia non ha fatto una buona gara, con l'Arsenal è stato preso a pallonate (due vittorie in entrambe le partite, ndr). L'anno scorso ha vinto il campionato, ma io non mi meraviglio. Perché lui deve vincere il campionato… ma ne deve vincere tre e quest'anno deve vincere il quarto. Io non mi devo stupire se gioca bene, perché ha i giocatori, ha 20 giocatori uno più forti dell'altro e l'Inter è obbligata a vincere il campionato. Io non posso venerare un allenatore che ha vinto un campionato e due buttati al cesso, io non vedo un lavoro stratosferico, eccezionale, dove ci sono delle plusvalenze clamorose, dove vinci tre campionati su tre, dove tu ogni volta inventi qualcosa di diverso… io vedo sempre una una roba identica".
Il giudizio impietoso su Barella, un panchinaro per Cassano: "Nel mio 11 non lo metto mai"
Quanto a Barella, sul conto del quale già si era espresso in maniera sprezzante, Cassano non modifica di una virgola la sua opinione, nonostante l'ottimo avvio di stagione del 27enne centrocampista pilastro della nazionale: "A me piace un tipo di giocatore diverso. Tante volte io sono stato critico con lui quando ho detto è una pippa, è un mezzo giocatore… Stasera parlo un pochettino più pulito, è un giocatore che in una squadra serve sempre, ma non mi fa impazzire. Nel mio 11 non lo metto mai, perché non è il giocatore… perché non vedo in lui l'imbucata, la grande qualità, la grande personalità, il farsi dare la palla anche con due- tre giocatori. È un giocatore ‘box to box', poi in Italia lui fa la differenza perché gioca con altri 17-18 giocatori forti, è un giocatore che a me non fa impazzire".